Personaggi

Addio a Abbas Kiarostami

Godard ha dichiarato: “Il cinema inizia con D.W Griffith e finisce con Abbas Kiarostami”. Anche Martin Scorsese definisce Kiarostami come il modello più alto di regista cinematografico. In Italia Nanni Moretti è da sempre un suo grande estimatore. A tal proposito un esempio è il suo cortometraggio Il giorno della prima di Close Up, dove Moretti proietta (e lo proiettò realmente) il film di Kiarostami al Cinema Nuovo Sacher di Roma.

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Abbas Kiarostami (Teheran, 22 giugno 1940 – Parigi, 4 luglio 2016) è stato un regista, sceneggiatore, montatore, poeta, fotografo, pittore e scultore iraniano.

Nato a Teheran, in Iran, dopo aver vinto un premio di pittura all’età di diciotto anni, si laurea all’università di Belle Arti della sua città e prima di intraprendere la carriera di regista, lavora come graphic designer nella pubblicità e nell’illustrazione di libri per bambini. Proprio questi ultimi diventeranno infatti protagonisti pressoché costanti di molte sue pellicole e la delicatezza e il rispetto usato da Kiarostami nel dirigerli, diverrà quasi un suo marchio di fabbrica. Da grafico pubblicitario gira, nella metà degli anni sessanta, più di 150 spot per la televisione di Stato. Nonostante le varie vicissitudini vissute dal suo paese, compresa la Rivoluzione del ’79, decide ugualmente di rimanere in Teheran e superata la trentina decide di intraprendere la carriera cinematografica. Rielaborò e modificò molti suoi film secondo le nuove regole della censura del regime di Khomeini; i suoi esordi, e più in generale la sua intera produzione, riguardano per lo più cortometraggi ispirati al cinema Neorealista italiano. Il suo primo lungometraggio di rilievo s’intitola Il viaggiatore, girato nel 1974, dove il protagonista, un piccolo adolescente, cerca in tutti i modi di procurarsi un biglietto per vedere allo stadio la partita della nazionale a Teheran. Una costante, nella sua carriera sarà sempre la direzione di documentari, spesso a sfondo didattico, negli anni ottanta girerà infatti numerosi cortometraggi a sfondo educativo. Kiarostami, che tra le altre cose era conosciuto anche per indossare sempre un paio di occhiali da sole, nel 1997 ha vinto la Palma d’oro per il miglior film con Il sapore della ciliegia. Nel 2005 ha diretto un episodio di Tickets assieme ad Ermanno Olmi e Ken Loach. Ha anche pubblicato dei libri di poesie che richiamano nella struttura gli haiku giapponesi, si tratta di poesie di pochi versi e senza rima. In essi spesso rappresenta la vita quotidiana, piccoli frammenti di normalità guardati con lo stupore di un bambino. Sue raccolte sono Con il vento (2001) e Un lupo in agguato (2003). È morto il 4 luglio 2016 all’età di 76 anni a Parigi, dove, malato da mesi di tumore intestinale, si trovava per un intervento.

Esponente di prim’ordine del cinema iraniano è stato uno dei registi internazionali più considerati e apprezzati, tanto da guadagnarsi la stima di numerosi cineasti di fama. A tal proposito Godard ha dichiarato: “Il cinema inizia con D.W Griffith e finisce con Abbas Kiarostami”. Anche Martin Scorsese definisce Kiarostami come il modello più alto di regista cinematografico. In Italia Nanni Moretti è da sempre un suo grande estimatore. A tal proposito un esempio è il suo cortometraggio Il giorno della prima di Close Up, dove Moretti proietta (e lo proiettò realmente) il film di Kiarostami al Cinema Nuovo Sacher di Roma. Il corto altro non è che un’amara e ironica riflessione sulle difficoltà del cinema d’autore nell’avere un riscontro al botteghino.

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