Ninotchka è un film del 1939 diretto da Ernst Lubitsch, tratto dall’omonimo romanzo di Melchior Lengyel. Nel 1957 viene girato, sotto forma di musical, un remake del film dal titolo La bella di Mosca, con Fred Astaire nel ruolo di Leon e Cyd Charisse nel ruolo di Nina.
Trama del film Ninotchka
Alcuni anni prima della guerra mondiale, Mosca invia a Parigi tre agenti: portano con sé i gioielli della granduchessa Swana, che il regime sovietico ha confiscati e vuole vendere. La granduchessa decide di opporsi, con tutti i mezzi, alla vendita, e dà al proprio amante, il conte Leon, l’incarico di agire in questo senso. Il conte avvicina i tre agenti e riesce a farseli amici, iniziandoli alle delizie della dissipazione parigina. Il contegno scandaloso dei tre agenti provoca l’arrivo a Parigi di un ispettore sovietico, cioè di Ninotchka, giovane comunista, bella ed austera.
Ninotchka: distribuzione nelle sale e successo
Si tratta di una delle commedie romantiche più celebri di Lubitsch, dove l’evidente anticomunismo dell’opera è solo un pretesto narrativo messo in atto dal regista ai fini della storia (alla fine Ninotchka non rinuncia ai suoi ideali socialisti per abbracciare l’occidente capitalista, ma solo per egoismo personale in virtù dell’amore).
Distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), il film fu presentato in prima a Hollywood il 6 ottobre e quindi uscì a New York il 3 novembre 1939. Nel trailer pubblicitario, compare lo stesso regista Ernst Lubitsch. Lo slogan promozionale che diede successo al film alla sua uscita nelle sale fu “La Garbo ride!”: infatti in questo film l’attrice, che il pubblico era abituato a vedere con il volto costantemente serio, per la prima volta viene ripresa mentre ride, in una scena in cui Melvyn Douglas, in un ristorante, cade dalla sedia e scivola a terra.
Secondo alcune fonti però la famosa risata venne doppiata. Dopo l’iniziale uscita nelle sale, nel dopoguerra il film venne proibito in molti Paesi europei a causa della critica alla Russia sovietica e alla messa in ridicolo del comunismo. In Italia, si poté vederlo solo alla fine della seconda guerra mondiale, distribuito in sala l’8 marzo 1946. Nel 1988, il film risultava ancora proibito in Finlandia.Il film incassò negli USA 1.187.000 dollari; in tutto il mondo altri 1.092.000 dollari per un totale di 2.279.000 dollari.