Il secondo capitolo della celebre saga ideata da James Wan e distribuito dalla Warner Bros, campione al botteghino nel 2016 ed acclamato dalla critica, The Conjuring – Il caso Enfield è ora disponibile su Netflix.
The Conjuring – Il caso Enfield: una nuova infestazione
Nel 1977, sei anni dopo i fatti narrati nel primo film, nel quartiere londinese di Enfield, una famiglia viene sconvolta dalla manifestazione, tra le mura della propria abitazione, di apparenti presenze demoniache. Nella presunta casa infestata, nella quale oltre ai Warren indagano scettici ricercatori della Society for Psychal Research, vive una madre single con i suoi quattro figli: Margaret, Janet, Johnny e Billy, dall’età compresa tra i sette e i tredici anni. I poltergeist che si manifestano nell’abitazione, per oscuri motivi, prendono di mira in particolare l’undicenne Janet, che vede più volte la sua vita messa a repentaglio.
Tornano i Warren
The Conjuring – Il caso Enfield, sequel del grande successo L’evocazione – The Conjuring, diretto ancora una volta dal regista malese James Wan (Fast and Furios 7), porta sullo schermo un altro dei casi realmente accaduti su cui hanno indagato i famosi studiosi di demonologia Ed e Lorraine Warren nuovamente interpretati dalla candidata all’Oscar Vera Farmiga e Patrick Wilson.
Dopo aver combattuto una presenza maligna che infestava una fattoria isolata a Harrisville, Rhode Island – un caso portato sullo schermo nel 2013 dal precedente film L’evocazione – The Conjuring, il quale ha incassato oltre 319 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è diventato il secondo film horror di maggior successo di tutti di tempi, piazzandosi subito alle spalle di L’esorcista – sei anni dopo, i coniugi Warren si trovano a far fronte a uno dei casi di presenze demoniache realmente accaduto tra l’agosto del 1977 e il settembre 1978 a Enfield, cittadina a nord di Londra.
I fatti si svolgono in casa di Peggy Hodgson (Frances O’Connor), una donna divorziata che vive con i suoi quattro figli: Margaret, Janet, Johnny e Billy in una casa popolare al 284 di Green Street. Nella notte si incominciano a sentire strani rumori, trenini elettrici che si accendono da soli, altalene che si muovono in giardino e letti che tremano. In particolare i fenomeni ruotano attorno all’undicenne Janet (Madison Wolfe), la quale pare posseduta da una presenza demoniaca di un uomo morto anni prima e che dice di chiamarsi Bill. È solo l’inizio di un lungo calvario, Peggy e i suoi figli si trasferiscono dai vicini e sono costretti a rivolgersi ai coniugi Warren.
All’altezza del primo capitolo?
La sceneggiatura è scritta da Chad Hayes, Carey W. Hayes, James Wan e David Leslie Johnson e riesce a coinvolgere lo spettatore con una serie di suspense, ritmi serrati e di situazioni che inchiodano alla sedia. James Wan riesce abilmente con una cura particolarissima dei dettagli e un’ottima ricostruzione degli ambienti a rendere la casa paurosa e alquanto sinistra, grazie soprattutto alla meravigliosa scenografia di Julie Berghoff e alla macabra fotografia del candidato all’Oscar Don Burgess (Forrest Gump).
Gli interpreti si calano perfettamente nella parte e in particolar modo è da segnalare la bravura della giovanissima Madison Wolfe, la quale comunica assai bene lo stato di terrore che il suo personaggio sta vivendo. L’unico neo è che la durata è eccessiva per un film horror, centotrentatre minuti sono troppi; nonostante tutto The Conjuring – Il caso Enfield riesce nel suo intento, e cioè nel non annoiare mai lo spettatore, coinvolgendolo fino alla fine, e forse questo è merito anche dei fatti realmente accaduti e a cui i veri coniugi Warren hanno assistito.