La mafia uccide solo d’estate, un film del 2013 diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, più noto come Pif, e scritto da lui con Michele Astori e Marco Martani. È una commedia drammatica che attraverso i ricordi d’infanzia del protagonista ricostruisce, in toni spesso paradossali e ironici, una sanguinosa stagione dell’attività criminale di Cosa nostra a Palermo dagli anni settanta fino agli anni novanta.
Sinossi
Palermo, anni Settanta. Il piccolo Arturo ha otto anni ma le prova tutte pur di conquistare il cuore di Flora, la sua amata compagna di banco snob e ricca che vede come una principessa irraggiungibile. Mentre cresce e va incontro alla sua educazione civile e sentimentale, senza mai smettere di corteggiare Flora (Cristiana Capotondi), Arturo (Pierfrancesco Diliberto) è testimone dei fatti di cronaca che sconvolgono la sua città, compresi i terribili attentati di mafia che per vent’anni, quasi sempre d’estate, rendono Palermo protagonista di una delle pagine più buie della storia d’Italia.
La guerra di mafia a Palermo, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, vista attraverso gli occhi di un bambino. L’esordio alla regia di Pierfrancesco Diliberto, meglio noto come Pif, è un’interessante tragicommedia che riesce a dissacrare un argomento amarissimo con l’arma dell’ironia e della satira. Il film funziona sorpredentemente bene e ha riscosso un meritato successo di critica e pubblico, tanto da porsi come punto di partenza di un’omonima serie tv Rai (peraltro anch’essa molto riuscita). Nell’insieme buono il cast: il protagonista è comprensibilmente un po’ goffo, non essendo propriamente un attore, ma tutti i volti di contorno sono generalmente apprezzabili. L’operazione è sincera e dimostra un controllo tecnico apprezzabile da parte di un esordiente come Diliberto. Nel cast lo stesso Pif si ritaglia un ruolo più o meno comico con un certo garbo; Cristiana Capotondi è più energica del solito e i bambini risultano ben diretti, soprattutto Alex Bisconti. Ha avuto anche una distribuzione americana, con un’accoglienza un po’ tiepida da parte della critica Usa. Il film ha partecipato al Torino film festival, aggiudicandosi il premio del pubblico come miglior film ed è stato distribuito nelle sale italiane il 28 novembre 2013. Ha incassato in totale 4.662.000 euro. Il presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale antimafia Pietro Grasso ha definito questo film la miglior opera cinematografica sul tema mafia che abbia mai visto.