Il sapore della ciliegia (طعم گيلاس, Ta’m-e gīlās) è un film del 1997 diretto da Abbas Kiarostami, vincitore dellaPalma d’oro come miglior film al 50º Festival di Cannes.
Periferia di Teheran: un uomo, il signor Badii, vaga con la sua auto in cerca di aiuto: medita infatti il suicidio, ha scavato la propria fossa e desidera che qualcuno venga il mattino seguente a ricoprirne il corpo con della terra, nel caso che abbia attuato il proposito. Offre perciò del denaro a tre sconosciuti. Il primo, un ragazzo di leva, spaventato dalla proposta, fugge. Il secondo, un seminarista, rifiuta di collaborare a quello che per la sua religione è un gesto sacrilego. Soltanto l’ultimo accetta. È un anziano impiegato del museo di scienze naturali, il signor Bagheri. Ma ha una storia da raccontare a Badii. Anch’egli, anni prima, ha coltivato la stessa intenzione; se ne è però dissuaso assaporando il gusto del frutto di un gelso.
Il critico cinematografico italiano Umberto Rossi ha definito il film un’
«[…] opera di rara forza, un testo che sta dalla parte dell’esistenza vera, contro la sua rappresentazione»