The Black Panther, questo il titolo originale di Donald Neilson – La iena di Londra, pellicola del 1977, bloccata dalla censura al momento dell’uscita nelle sale e finalmente disponibile nella versione integrale, è un film atipico, originale, perturbante, grazie anche alla interpretazione in sottrazione di Donald Sumpter, celebre attore britannico, visto anche ne La promessa dell’assassino di Cronenberg e nel recentissimo Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick di Ron Howard. In quest’occasione si cala nei panni di Donald Neilson, killer sanguinario che all’inizio degli anni settanta divenne celebre nel Regno Unito per la sua attività di rapinatore, che per anni proseguì indisturbato: si calcola che abbia portato a termine più di 400 colpi in abitazioni private, e successivamente, per aumentare gli introiti, passò agli uffici postali, mietendo diverse vittime.
Nella fedele ricostruzione di Ian Merrick, il regista, vediamo un uomo reduce dalla carriera militare, che prepara meticolosamente i suoi colpi: queste sequenze, in particolare, in cui studia i percorsi, si munisce di armi, sempre nella più totale solitudine, ricordano non poco le atmosfere di Taxi Driver di Martin Scorsese, laddove Neilson e Bickle sono entrambi due disadattati che cercano di evadere dalla propria condizione attraverso un gesto eclatante. Riecheggia anche l’emarginazione di quel John Rambo reduce dal disastro della guerra in Vietnam. Insomma uomini soli, che non riescono, dato il loro passato, a integrarsi col tessuto sociale, destinati a compiere atti illeciti, sebbene con diversi esiti. Neilson, però, è anche un padre di famiglia, e lo vediamo mentre impartisce ordini alla moglie e alla figlia, come se si trovasse in una caserma, rendendo irrespirabile l’atmosfera domestica, caricandola del malessere che non cessava di covare. Delinquere, dunque, diveniva per lui l’unico modo di agire e liberarsi da una paralisi, una durezza con se stesso, che lo attanagliava. Ne seguiamo le gesta, ed emerge anche la sua inadeguatezza, dato che si rivelava spesso assai maldestro, e per tale motivo costretto in più di un’occasione a uccidere le persone che incontrava durante le sue imprese criminali. Divenuto a quel punto già assai noto alle cronache, e considerato il nemico pubblico numero uno, Neilson decise di compiere il grande colpo, sequestrando la ricca e giovanissima ereditiera Lesley Whittle, che tenne prigioniera alcuni giorni in un cunicolo delle rete idrica londinese; le cose non andarono però nel verso giusto, le 50000 sterline richieste per il riscatto non furono mai consegnate, e alla fine, dopo alcuni anni, venne, per puro caso, arrestato e condannato all’ergastolo, in considerazione anche della sopravvenuta morte della giovane vittima.
Donald Neilson – La iena di Londra non è il solito film che tesse subdolamente le lodi del grande criminale, il ritratto che emerge è nel complesso sgradevole, e il maggior pregio consiste nell’aver ridotto all’osso la narrazione, descrivendo con distacco tutti gli atti commessi dalla pantera nera. Un uomo solo, disadattato, inetto, che ricorre alla violenza come unico gesto per rompere l’isolamento in cui è precipitato. Un film antispettacolare, minimale, non furbo, e dunque da vedere.
Opium Vision, dopo Maliziosamente, distribuisce un altro valido film, confermandosi una realtà attenta a un cinema di qualità, a cui ridare la giusta visibilità. Donald Neilson – La iena di Londra è disponibile in dvd in formato1.85:1 con audio in italiano e originale con sottotitoli opzionabili. Nei contenuti speciali una bella intervista al regista Ian Merrick.
Luca Biscontini