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Dietro gli occhiali bianchi – In prima TV su Studio Universal

Studio Universal, Mediaset Premium sulla piattaforma Digitale Terrestre, presenta in Prima TV, il 1 giugno alle 21.15, il documentario di Valerio Ruiz Dietro gli occhiali bianchi. Un omaggio dedicato ad una delle più grandi artiste italiane: Lina Wertmüller, prima donna in assoluto ad essere candidata agli Oscar come miglior regista, nel 1977, per Pasqualino settebellezze

Pubblicato

il

Dietro gli occhiali bianchi

Un documentario su Lina Wertmüller

regia di

Valerio Ruiz

Durata: 55’

 

Studio Universal, Mediaset Premium sulla piattaforma Digitale Terrestre, presenta in Prima TV, il 1 giugno alle 21.15, il documentario di Valerio Ruiz Dietro gli occhiali bianchi. Un omaggio dedicato ad una delle più grandi artiste italiane: Lina Wertmüller, prima donna in assoluto ad essere candidata agli Oscar come miglior regista, nel 1977, per Pasqualino settebellezze.

Attraverso immagini inedite, clip di film e interviste esclusive ad artisti che hanno lavorato con lei come Giancarlo Giannini, Sophia Loren, Harvey Keitel, Nastassia Kinski, Martin Scorsese e John Simon, uno dei più influenti critici americani, emerge il ritratto di una donna unica che ha saputo ritagliarsi un proprio posto nel panorama cinematografico internazionale.

 “Lina Wertmüller è tra i pochi autori italiani ad aver impresso un segno concreto nella cinematografia internazionale e in particolare in quella americana. Non si tratta solo di un primato da Guinness per via delle quattro nomination all’Oscar per Pasqualino Settebellezze ed essere così la prima donna al mondo a ricevere la candidatura come miglior regista. Questo aspetto costituisce il momento culminante di un percorso che parte da lontano e tocca la natura stessa dell’artista, il talento di inventare uno stilema – che la rende unica. Lina Wertmüller ha saputo portare qualcosa di nuovo, un linguaggio senza peli sulla lingua, aggressivo, al contempo ironico e disinibito, attraverso la lente deformante del suo grottesco, che certamente mancava tra gli autori italiani e americani di quel periodo – la prima metà degli anni ‘70. Il documentario Dietro gli occhiali bianchi, dedica ampio spazio ai film che hanno ottenuto il riconoscimento di pubblico e di critica negli Stati Uniti, anche perché costituiscono il momento di maggior ispirazione creativa della regista.”

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