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FESTIVAL DI CINEMA

Trionfa a Cannes Ken Loach con il film d’impegno sociale I, Daniel Blake

La consegna dei Palmarès di Cannes 2016 ha dato luogo a non poche sorprese, lasciando fuori molti dei film favoriti dai rumors come potenziali vincitori del Concorso ed assegnando invece premi inattesi, come quello più importante, la Palma d’Oro, meritatamente andato ad un film necessario, poetico ed impegnato come I, Daniel Blake del grande ed amatissimo regista Ken Loach

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Gran Prix al francese Xavier Dolan – Miglior regia ex-aequo a Cristian Mungiu (Romania)  ed Olivier Assayas (Francia) – Miglior sceneggiatura ad Asghar Farhadi (Iran), Miglior attore l’iraniano Shahab Hosseini – Miglior attrice la filippina Jaclyn Jose.

La consegna dei Palmarès di Cannes 2016 ha dato luogo a non poche sorprese, lasciando fuori molti dei film favoriti dai rumors come potenziali vincitori del Concorso ed assegnando invece premi inattesi, come quello più importante, la Palma d’Oro, meritatamente andato ad un film necessario, poetico ed impegnato come I, Daniel Blake del grande ed amatissimo regista Ken Loach, il quale ha esortato tutti a non dimenticare le guerre e la fame che opprimono gran parte del nostro mondo, ricordando quanto sia importante fare cinema per tutelare gli interessi delle persone contro l’ingiustizia ed il potere ed ha concluso dicendo che un altro mondo è possibile ed anche necessario.

Il Grand Prix è andato ad un emozionatissimo Xavier Dolan per il film It’s only the end of the world, complesso dramma familiare basato sull’omonima piéce teatrale di Jean-Luc Lagarce. Il regista franco canadese, che aveva ottenuto il medesimo riconoscimento lo scorso anno con il film Mommy, ha letto un lungo discorso fra le lacrime, concludendo con una frase di Anatole France ‘Preferisco la follia delle passioni alla saggezza dell’indifferenza’.

Il Premio per la Miglior Regia è stato assegnato ex-aequo ad Olivier Assayas, per il film Personal shopper, descritto dal regista francese come un film collettivo per il quale ha ringraziato tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione, e Cristian Mungiu per il film Baccalauréat. Il regista romeno ha ricordato la responsabilità legata alla realizzazione di ogni film d’autore ed ha sottolineato l’importanza per i registi che s’incontrano a Cannes di non diventare una nicchia chiusa ma di aprirsi agli altri.

Grande soddisfazione per l’Iran che porta a casa due premi con lo stesso film, quello per la Miglior sceneggiatura, assegnato ad Asghar Farhadi, per il film Forushande (The salesman), incentrato sulle ambiguità di temi come la colpa, la vendetta e il perdono, che instaura una sorta di parallelismo fra gli eventi accaduti a due giovani sposi e la messa in scena della compagnia teatrale cui appartengono entrambi del dramma Morte di un commesso viaggiatore. Per la miglior interpretazione maschile nello stesso film, il Premio per il Miglior Attore  è stato assegnato all’attore Shahab Hosseini.

Migliore attrice è stata invece proclamata l’attrice filippina Jaclyn Jose, protagonista del film “Ma’ Rosa” diretto da Brillante Mendoza. L’attrice visibilmente sorpresa ha ringraziato il regista salito sul palco con lei.

Il Premio della giuria è andato infine ad American Honey di Andrea Arnold, una brava regista il cui film però non ha riscosso grande successo a Cannes.

La Giuria della competizione era composta da George Miller, Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradise, Donald Sutherland e Katayoon Shahabi.

Elisabetta Colla

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