Robinson Crusoe di Ben Stassen, Vincent Kesteloot torna al cinema e ripropone la sua avventurosa animazione.
Distribuito da Notorious Pictures dal 1 Agosto.
Film – Notorious Pictures – Notorious Pictures
La trama
Su una piccola ed esotica isola, vive Martedì, un socievole ed estroverso pappagallo con il sogno di andare alla scoperta del mondo, insieme ai suoi bizzarri amici animali. Dopo una violenta tempesta, Martedì e i suoi amici si svegliano e trovano una strana creatura sulla spiaggia: Robinson Crusoe. Martedì vede immediatamente in Crusoe la possibilità di lasciare l’isola ed esplorare nuove terre.
Recensione
Correva l’anno 1719 quando fu pubblicato Robinson Crusoe di Daniel Defoe, considerato il capostipite del moderno romanzo di avventura e, da alcuni critici letterari, del romanzo moderno in generale. Da allora sono state tratte diverse trasposizioni cinematografiche del naufrago appassionato alla vita di mare, a partire dagli albori del cinema con Les aventures de Robinson Crusoé, realizzato nel 1902 dal regista Georges Méliès, fino allo spettacolare e commovente Cast Away, girato nel 2000 da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks, che appare come una libera rilettura attualizzata del romanzo di Daniel Defoe. Il libro fin dalla sua nascita in forma cartacea ha sempre avuto un forte imprinting pedagogico nella formazione degli infanti da avviare agli usi e costumi del filosofeggiare della polis.
Oggi le cose sono nettamente cambiate con l’avvento tecnologico nelle sue molteplici forme di consumo commerciale, e pertanto risulta ben più difficile catturare l’attenzione di un bambino/ragazzo con un grande classico come Robinson Crusoe, facendolo immergere nei voli pindarici di un’immensa narrativa. Quindi, perché non proporre un romanzo d’avventura sotto forma animata, e così far scoprire anche ai più piccoli, non ancora in grado di leggere scorrevolmente, le mille avventure del naufrago che intraprende un viaggio fatto di incontri tra simili e la bellezza di nuove amicizie?
Gli animali sono i protagonisti indiscussi di questa nuova versione di Crusoe in quanto voci narranti della storia, e contribuiscono alla sopravvivenza di Robinson. L’obiettivo primario dei realizzatori era stabilire una complicità con il pubblico, che già conosce alcune parti della storia, come l’elemento bizzarro che fa parte del modus vivendi degli animali, colti da inusuale stupore nel vedere il “mostro marino” che altro non era che il relitto naufragato. In questo film è netta la differenza tra animali e umani, ed emerge l’essenzialità della pellicola, incentrata, appunto, sull’isolamento del protagonista dalla specie umana. Inoltre, ogni animale presenta una propria caratteristica gestuale e caratteriale che potrebbe tranquillamente risultare uno stimolo per tutti i bambini, i quali vedono questi esseri aiutare un naufrago bisognoso di amicizia, un valore che sta finendo nel dimenticatoio al giorno d’oggi.
E allora ben vengano lungometraggi d’animazione come Robinson Crusoe, capaci di lasciare allo spettatore il senso del vivere comune nello stesso pianeta.
Libero Bentivoglio