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69 Festival di Cannes: The Handmaiden di Park Chan-wook (Concorso)

Più che essere un film sull’amore lesbico, The Handmaiden è l’amore delle e tra le donne senza gli uomini, che risultano creature abiette e imbranate. Nel 2013 ad aggiudicarsi la Palma d’Oro fu l’amore tra due ragazze raccontato nella Vie d’Adele, con la famosa scena scandalo di sesso ripreso e mostrato senza stacchi di camera da Kechiche. Quelle immagini sbiadiscono davanti al virtuosismo elegante e rovente dell’amore totale di Park Chan-wook

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Una borseggiatrice (KIM Tae-ri), un’ereditiera (KIM Min-hee, protagonista dell’acclamato Right Now, Wrong Then) e un truffaldino falsario (HA Jung-Woo) sono i protagonisti del thriller d’amore del coreano Park Chan-wook intitolato The Handmaiden, ispirato al romanzo Fingersmith (Ladra) di Sarah Waters. Tre punti di vista per tre capitoli di campo, controcampo e colpo di scena. Dal romanzo al film, l’Inghilterra vittoriana diventa l’era coloniale nella Corea degli anni ’30. Lady Hideko è la ricca nipote di Kouzuki (CHO Jin-woong), un collezionista di libri antichi per il quale la ragazza legge davanti a un selezionato pubblico i suoi preziosi manoscritti. Insieme vivono in un’immensa tenuta architettonicamente definita dall’impressionante convivenza dello stile inglese e quello giapponese. Il Conte, falsario di Kouzuki, vorrebbe sposare Lady Hideko con l’obiettivo di rinchiuderla in manicomio ed entrare in possesso del lauto bottino. Per compiere il suo piano ingaggia Sooke, una ladruncola che vive con la madre adottiva, la quale assunta come serva personale di Lady Hideko, deve convincerla a sposare il Conte, che come Kouzuki tradisce le proprie origini coreane e per fingersi giapponese. Questa è la trama del primo capitolo, dopo il quale tutto diventerà il contrario di tutto in un gioco di twist affidati al piano di ciascun personaggio.

Park Chan-wook, dichiaratosi attratto dalle due figure femminili, l’una con un passato oscuro e l’altra con un presente miserabile, dirige una storia d’amore lussuriosa e di rivalsa femminile dall’immaginario maschile con un approccio minimalista in un design impeccabile. In un gioco di tradite alleanze svelate ognuna in ciascun capitolo, l’autore coreano mostra erotismo, amore e perversione secondo l’uomo e la donna. L’incontro tra le due donne si trasforma inaspettatamente in un’attrazione passionale sensualmente seguita dalla camera. Il rapporto sincero tra Lady e serva tradisce e smaschera l’intrigo siglato in nome del denaro e vince una perversione che raggiunge l’apice, o il fondo, nel luogo mortifero delle torture. In contrasto all’amore caldo, divorato, fedele e devoto delle donne si colloca la figura impotente dell’uomo, con il suo vile intento ingannante nella persona del Conte e l’erotismo perverso dello zio che non riesce a possedere l’oggetto del desiderio se non nella tortura – letterale della moglie morta suicida e psicologica della nipote obbligata a leggere e rappresentare come fosse un manichino la letteratura erotica.

Più che essere un film sull’amore lesbico, The Handmaiden è l’amore delle e tra le donne senza gli uomini, che risultano creature abiette e imbranate, incapaci di amare all’infuori dell’immaginazione pornografica e del principio di dominazione come fonte di piacere per la donna. La relazione tra Lady Hideko e Sooke, a dispetto della distanza sociale, è simmetrica, sincera e strabordante di passione, è una storia d’amore e di libertà dai rispettivi fantasmi e da figure maschili vittoriosamente sconfitte.

Nel 2013 ad aggiudicarsi la Palma d’Oro fu l’amore tra due ragazze raccontato nella Vie d’Adele, con la famosa scena scandalo di sesso ripreso e mostrato senza stacchi di camera da Kechiche. Quelle immagini sbiadiscono davanti al virtuosismo elegante e rovente dell’amore totale di Park Chan-wook, dall’epilogo ammiccante dell’equivalenza di due corpi e piaceri femminili che si muovono sinuosi secondo l’intrigante tintinnio dei campanelli d’argento.

Francesca Vantaggiato

  • Anno: 2028
  • Durata: 144'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Corea del sud
  • Regia: Park Chan-wook

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