Riparte l’attesissima seconda stagione Gomorra-La serie: ancora più violenza e ancora più ferocia, anticipano i produttori, per la serie TV italiana più amata e seguita al mondo, prodotta da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango con la collaborazione di Beta Film. Venduta già in più di 130 Paesi e pronta al debutto negli USA, Gomorra torna in contemporanea in 5 Paesi e i produttori, che pensano già alla terza stagione, promettono che la seconda terrà tutti ben incollati davanti allo schermo: dopo tanto, l’attesa è finita. E ora ha inizio la resa dei conti.
È la fine di un’era. Un impero costruito in vent’anni di fatiche crolla, lascia un immenso vuoto di potere da colmare. Cambiano gli equilibri, nessuno è più al sicuro. E tutti accorrono, bramosi, a contendersi il trono vacante, intrecciando alleanze vecchie e nuove, forti e inaspettate, e giocando con i ruoli, tutti con un solo obiettivo: l’egemonia.
Quattro uomini. Don Pietro, re decaduto, evade dal furgone del penitenziario, con i suoi fedelissimi ad attendere solo il suo ritorno. Genny, suo figlio, emancipato ormai dal padre e deciso a fare il boss, è in bilico tra la vita e la morte dopo l’imboscata di Conte e Ciro: l’uno alla ricerca di alleati (da sottomettere), l’altro, l’ “Immortale”, che vede finalmente vicina e realizzabile la sua conquista della piazza di spaccio. Quattro uomini senza speranza di redenzione, tenuti insieme in una fitta trama di ambizioni, sete di potere, affetto e legami di sangue, odio e vendetta. Accanto a loro, le donne, da sempre presenti ma ora, in questa nuova stagione, più che mai importanti per il tessuto narrativo. Due le new entry, l’erede della piazza di spaccio di Zecchinetta, Scianel, che proprio come gli uomini più di ogni altra cosa desidera il potere, che non scende in campo per salvaguardare la famiglia ma per scelta, e Patrizia, personaggio ambiguo capace dell’amore più incondizionato e delle più infime perfidie.
Cosa attende il pubblico di Gomorra, trepidante di aspettative? Episodi di violenza, sì, “dal forte impatto emotivo” – come ha dichiarato Francesca Comencini, regista della serie insieme a Stefano Sollima, Claudio Cupellini e Claudio Giovannesi, ma anche dialoghi sempre più avvincenti che hanno il ritmo delle intercettazioni e degli interrogatori dei boss e che, grazie alla collaborazione del consulente Gaetano Di Vaio, vibreranno in un napoletano ancor più vivo e stretto. Molte saranno le scene girate fuori Napoli e all’estero, da Trieste, a Roma, alla Germania, alla Costa Rica. “Non ci preme raccontare Napoli attraverso il mondo, ma il mondo attraverso Napoli”: così Roberto Saviano, l’autore dell’omonimo romanzo uscito dieci anni fa che ha ispirato il film e la serie. Perché il fenomeno-Gomorra non riguarda solo Napoli e la camorra. Riguarda il Potere nella sua universalità e le scelte, drammatiche, che scaturiscono dalla sua ricerca famelica e insaziabile. Riguarda tutti, in ogni luogo.
Dietro tutto ciò, anche dietro Gomorra-La serie, c’è sempre lui, Roberto Saviano: ci sono la sua mano e la sua mente, preziose, c’è la sua necessità di raccontare il male per non chiudere gli occhi davanti ai meccanismi che si nascondono dietro il potere e ai pericoli che il potere genera. C’è la sua necessità di raccontare il male soprattutto per conoscerlo, perché – e siamo tutti con lui in questa affermazione – la conoscenza è l’unica arma che resta a chi ancora si fida delle persone e confida nel cambiamento.