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DVD/Blu Ray

Maliziosamente di Paul Colette e Pierre Drouot in dvd

Musiche sempre presenti a sottolineare i passaggi decisivi, una fotografia dai colori intensi che ben restituisce l’atmosfera pop del periodo, una regia attenta ai dettagli che scandiscono l’evoluzione della storia: questi sono alcuni degli elementi che rendono Maliziosamente un film assai godibile, che, a rivederlo dopo tanti anni, conserva un indiscutibile fascino

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Prima vera trasposizione cinematografica (se si eccettua il film mai terminato di Kenneth Anger) del famoso Histoire d’O di Dominique Aury, un romanzo erotico di sottogenere BDSM, pubblicato nel 1954, che vista la materia scabrosa trattata divenne in breve tempo un caso di cui si discusse non poco, Maliziosamente (L’étreinte) è un affascinante film franco-belga del 1969, diretto da Paul Colette e Pierre Drouot, in cui assistiamo al percorso di formazione di una giovane, ingenua e al tempo stesso sensuale donna, Gisèle (Nathalie Vernier), la quale, proveniente da una piccola località, giunge in città per trovare lavoro come governante presso Michel (Daniel Vigo), un uomo dai costumi licenziosi, borghese, che ama i piaceri della vita e che, nonostante l’età, ha già tutto quello che si può desiderare. Insomma un decadente post litteram che cerca sempre nuove emozioni e che, per tale ragione, coinvolge la ragazza in un rapporto sado-masochistico in cui si pone come padrone assoluto, aspirando all’annullamento della sua volontà, e a cui chiede, man mano che il tempo passa, di oltrepassare sempre di più i limiti del consentito.

O, così Michel ribattezza Gisèle proprio per omaggiare il famoso romanzo, in un primo momento cede alla seduzione del suo datore di lavoro, a cui  fatalmente, data l’inesperienza, non sa resistere, ma successivamente le violenze subite la turbano fino a farle desiderare di ritornare dagli zii presso cui dimorava in precedenza. Il fatto è che Michel, malgrado i suoi discutibili costumi, lascia libera O di decidere se rimanere o andarsene, ed è a quel punto che Gisèle opta per restare dove si trova, in balia della sensuale relazione che non riesce a controllare. Nonostante nell’ingresso della sua casa campeggi su una parete il poster gigante de La chinoise di Jean-Luc Godard, Michel non ha  alcun tratto del marxista-leninista, e bene fece, dunque, visti i risultati, l’illustre cineasta a lasciare, proprio in quel periodo, il circuito industriale per inaugurare un’entusiasmante stagione di cinema militante (si perdoni la parentesi, ma quel manifesto non può non saltare all’occhio di un qualsiasi cinefilo).

A ingarbugliare la situazione è lo zio di Gisèle che, con la scusa di sottrarre la nipote da una convivenza scandalosa, si reca a casa di Michel per portarla via, ma proprio in questa occasione, O, che ben sapeva dell’attrazione del suo parente per lei, decide di concederglisi carnalmente, pur di distoglierlo dall’intento. Insomma, il quadro si fa sempre più torbido, ma è proprio dopo questo episodio che il film da erotico e vagamente pop vira verso un tono più dichiaratamente femminista, laddove l’ingresso nella casa di Leni (Laetitia Sorel), amica di Michel, cortocircuita il rapporto tra i due; Leni e Gisèlè, rimaste sole in casa dopo la partenza dell’uomo per un viaggio di affari, iniziano una relazione amorosa dolce, liberatoria, in particolar modo per la giovane governante che comincia la lettura del romanzo di Dominique Aury, comprendendo sempre meglio la psicologia del padrone. A suggellare questa rinascita è il cucciolo di boxer, Samba, che Leni regala a Gisèle. O, in seguito alla storia con Leni, rivendica presso Michel la propria identità e ne rifiuta le avance, grazie a una nuova consapevolezza che ormai si è fatta strada in lei. Il percorso evolutivo è compiuto, una nuova donna è sorta, e il maschio tiranno finisce ignobilmente, collassando su se stesso.

Musiche sempre presenti a sottolineare i passaggi decisivi, una fotografia dai colori intensi che ben restituisce l’atmosfera pop del periodo, una regia attenta ai dettagli che scandiscono l’evoluzione della storia: questi sono alcuni degli elementi che rendono Maliziosamente un film assai godibile, che, a rivederlo dopo tanti anni, conserva un indiscutibile fascino che non mancherà di attirare l’attenzione dello spettatore, sia per quanto concerne i fattori squisitamente diegetici, sia per l’originale estetica che non può lasciare indifferenti. Un film anomalo, controcorrente, sensuale, che la nuova etichetta Opium Visions distribuisce, iniziando un inedito, e speriamo duraturo, percorso cinematografico.

Maliziosamente è disponibile in dvd in formato 1.85:1 (master restaurato) con audio in italiano (doppiaggio d’epoca) e in francese (DD 2.0) con sottotitoli opzionabili; infine è presente nella confezione la brochure originale del film.

Luca Biscontini

  • Anno: 1969
  • Durata: 104'
  • Distribuzione: Opium Visions
  • Genere: Erotico
  • Nazionalita: Belgio, Francia
  • Regia: Paul Colette, Pierre Drouot