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Festival del cinema di Porretta Terme

‘Le confessioni’ di Roberto Andò al Festival di Porretta Terme

Roberto Andò con Le Confessioni prosegue il discorso psico-politico iniziato con ironia in Viva la Libertà stavolta inserendo il tutto in una dimensione poetica e metafisica. Lo scopo, e il risultato, della nuova fatica del regista siculo è stato perseguito con eleganza.

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È stato riproposto il 7 Dicembre in occasione della retrospettiva su Roberto Andò al Festival del cinema di Porretta Terme ‘Le confessioni’, un film del 2016 dell’autore siciliano.

Le confessioni: la trama

Siamo in Germania, in un albergo di lusso dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star, e un monaco italiano, Roberto Salus. Accade però un fatto tragico e inatteso e la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno al segreto. I ministri sospettano infatti che Salus, attraverso la confessione di uno di loro, sia riuscito a sapere della terribile manovra che stanno per varare, e lo sollecitano in tutti i modi a dire quello che sa. Ma le cose non vanno così lisce: mentre il monaco – un uomo paradossale e spiazzante, per molti aspetti inafferrabile – si fa custode inamovibile del segreto della confessione, gli uomini di potere, assaliti da rimorsi e incertezze, iniziano a vacillare.

La recensione de Le confessioni

Roberto Andò firma un lungometraggio che ancora una volta, com’era successo in Viva la liberta del 2013, si insinua nelle viscere della politica, dei suoi obblighi e delle sue contraddizioni.

In un resort, location asettica che ricorda non poco quella in cui Paolo Sorrentino ha ambientato il suo Youth, soggiornano otto ministri di altrettante potenze mondiali in attesa di un summit che deciderà le sorti del mondo occidentale. Oltre ai politicanti al consesso sono stati anche invitati una scrittrice per libri per ragazzi, un cantante e un monaco certosino, Roberto Salus (Toni Servillo), al fine di rendere più leggero il peso delle decisioni, affatto ortodosse, che verranno prese durante l’incontro. Prima della riunione che deciderà le sorti dell’economia mondiale il Presidente dell’FMI Daniel Roché (Daniel Auteuil) decide di farsi confessare da Salus ma poco dopo muore in circostante misteriose.

Robertò Andò in Le confessioni mette in scena una sorta di Pantheon contemporaneo basando il suo lungometraggio, che solo nell’incipit si avvicina al genere giallo, sulle reazioni che i ministri, Dèi dei tempi moderni, hanno innanzi alla morte della loro guida, del loro Zeus. Reazioni che danno vita a un flusso di coscienza che Salus (il cui cognome in latino non a caso significa salvezza) raccoglie e accoglie senza alcuna pretesa provando solo “pietas” per quell’inadeguatezza che traspare dagli occhi e dalle parole degli (im)potenti.

Con una regia e un’estetica, oltre che a una location, che senza presunzione e senza nascondersi si rifà palesemente all’idrolatato Sorrentino degli ultimi anni, Roberto Andò con Le confessioni prosegue il discorso psico-politico iniziato con ironia in Viva la Libertà stavolta inserendo il tutto in una dimensione poetica e metafisica. Lo scopo, e il risultato, della nuova fatica del regista siculo di regalare nuovamente, seppur nella finzione, una dimensione etica, morale e in questo caso specifico anche spirituale alla classe politica anche stavolta è stato perseguito con eleganza.

Sandra Martone

Le confessioni

  • Anno: 2016
  • Durata: 100'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia, Francia
  • Regia: Roberto Andò
  • Data di uscita: 21-April-2016

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