Il padrino – Parte III (The Godfather: Part III) è un film del 1990 diretto da Francis Ford Coppola, e interpretato nuovamente da Al Pacino, terza ed ultima parte della trilogia sulla famiglia Corleone iniziata nel 1972.
Trama
In questo terzo e ultimo film della saga dei Corleone, la storia di Michael si incrocia anche con gli intrighi vaticani: quelli dell’arcivescovo Paul Marcinkus, di Roberto Calvi, il banchiere di Dio, per arrivare al presunto assassinio di papa Giovanni Paolo I, morto pochi giorni dopo aver aperto i dossier sulle finanze vaticane, sebbene nel 1979, anno in cui è ambientato il film, erano già morti sia papa Paolo VI che Giovanni Paolo I, ed era già stato eletto papa Giovanni Paolo II. Naturalmente queste vicende sono fatte attraverso personaggi di finzione perfettamente sovrapponibili ai loro omologhi, ma con nomi inventati (Gilday/Marcinkus) e mediante la ricostruzione puntuale di alcuni eventi (il finto suicidio di Keinszig/Calvi sul Ponte dei Frati Neri a Londra). Secondo quanto afferma il regista Coppola, la figura di Licio Lucchesi si identifica con la figura di Giulio Andreotti – la frase che Calò sussurra a Lucchesi prima di ucciderlo, “Il potere logora chi non ce l’ha”, coniata da Talleyrand, venne effettivamente pronunciata da Andreotti, in risposta ad un’analoga battuta di Berlinguer sulla sua prolungata permanenza al potere: “Il potere logora”, disse il leader comunista. Vi sono inoltre altre coincidenze sui nomi scelti per il film che avvalorano queste corrispondenze con fatti e persone: ad esempio il nome di Lucchesi, Licio, è probabilmente ispirato a Licio Gelli, mentre il cognome Keinszig assomiglia a quello di Manuela Kleinszig, compagna del faccendiere Flavio Carboni.
Sofia Coppola ottenne la parte di Mary Corleone all’ultimo momento, dopo che era stata scelta Winona Ryder: la Ryder aveva lasciato il set dopo un giorno di riprese, dicendo di essere stanca dagli impegni cinematografici di un anno che l’aveva vista protagonista di 3 pellicole. La decisione del cambio di ruolo “era stata contestata da molti sul set e anche alla Paramount”. In fase di analisi critica dopo l’uscita del film ” (…) la performance di Sofia venne unanimemente ritenuta il punto debole della pellicola. Coppola si farà, poi, perdonare da Winona Ryder affidandole il ruolo di Mina nel successivo Dracula: la figlia del regista, che ottenne anche un Razzie Award alla peggior attrice non protagonista, nonché un premio speciale come peggior esordiente del decennio, appare nei tre film della saga in tre ruoli diversi: nel primo è Michael Francis Rizzi, figlio di Connie Corleone e Carlo Rizzi, nel secondo è un’immigrata presente sulla stessa nave su cui viaggia Vito Andolini alla volta di New York dalla Sicilia, mentre nel terzo film è appunto Mary. Lo script originale prevedeva la presenza del personaggio di Tom Hagen, che doveva essere di nuovo interpretato da Robert Duvall. L’attore però abbandonò l’incarico per via di divergenze di contratto con la Paramount Pictures. Per colmare il vuoto lasciato da Hagen, venne creato il personaggio di B.J. Harrison, il nuovo avvocato della Famiglia Corleone. Don Tommasino doveva essere di nuovo interpretato da Corrado Gaipa, ma l’attore morì prima dell’inizio della produzione. Fu sostituito da Vittorio Duse.