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Film da Vedere

La decima vittima di Elio Petri

La decima vittima è un film del 1965 diretto da Elio Petri, tratto dal racconto La settima vittima (The Seventh Victim) di Robert Sheckley, edito in Italia nell’antologia Le meraviglie del possibile. Sceneggiato, tra gli altri, da Ennio Flaiano e Tonino Guerra, è interpretato da Marcello Mastroianni e da Ursula Andress

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La decima vittima è un film del 1965 diretto da Elio Petri, tratto dal racconto La settima vittima (The Seventh Victim) di Robert Sheckley, edito in Italia nell’antologia Le meraviglie del possibile.

La decima vittima di Elio Petri

Sceneggiato, tra gli altri, da Ennio Flaiano e Tonino Guerra, è interpretato da Marcello Mastroianni e da Ursula Andress. Il film, tra commedia e dramma, azione e satira, rientra nel cinema italiano di fantascienza e, nell’attingere alla tradizione della commedia all’italiana, tradisce secondo alcuni lo spirito della storia originaria, ma è notevole per le suggestioni visive – tra surrealismo, pop art e arte concettuale – e per la colonna sonora di Piero Piccioni.

« La decima vittima sarà una satira del mondo attuale,
una trasposizione allegorica di aspirazioni ed inquietudini dell’oggi
dove verranno fustigati certi costumi, la ferocia dei rapporti individuali e collettivi,
l’arrivismo sociale dei tempi moderni. »
(Elio Petri, 1964)

Il film fu una coproduzione italo-francese tra Compagnia Cinematografica Champion di Roma e Les Films Concordia di Parigi.

Un finale diverso

Il finale del film, diverso da quello pensato da Petri, fu imposto dal produttore del film. In una intervista, il regista ebbe a dichiarare: “Sapesse come sudai per convincere il produttore e quanto penai per dovermi adattare a quell’orribile finale, pagliaccesco, ma non ce la facevo più a lottare contro tutti.”

La canzone Spiral Waltz di Sergio Bardotti e Piero Piccioni è cantata sui titoli di coda da Mina ed è stata ripresa dalla band The Transistors per l’album Modern Landscape (2008).

Le regole della Grande Caccia:

  1. Ogni iscritto deve impegnarsi a partecipare a dieci cacce nel ruolo di Cacciatore alternandosi con altrettante nel ruolo di Vittima. La scelta del Cacciatore e della rispettiva Vittima è stabilita da un computer a Ginevra.
  2. Al Cacciatore vengono fornite tutte le informazioni sulla sua Vittima designata.
  3. La Vittima ignora le generalità del proprio Cacciatore dovendo così individuarlo ed eliminarlo per non restare uccisa. Una vittima può reclutare degli informatori, se può permetterselo.
  4. Il vincitore di ogni singola Caccia riceve un premio.
  5. Compiendo cinque imprese come cacciatore e sopravvivendo ad altrettante come vittima – uccidendo dunque dieci individui – il partecipante viene proclamato decathon con tanti onori e festeggiamenti, ricevendo un premio di un milione di dollari (un’enorme fortuna per l’epoca), oltre ad una serie di grandi benefici (esenzione totale dalle tasse, ecc).

Gli slogan diffusi dal Ministero della Caccia:

  • «Contro il pericolo di guerre di massa, iscrivetevi alla Grande Caccia».
  • «Solo la Grande Caccia può darvi un senso di sicurezza».
  • «Perché controllare le nascite quando possiamo controllare i decessi?»
  • «Vivete pericolosamente, ma nella legge».
  • «Suicidi, nella Grande Caccia c’è posto anche per voi».

Differenze con il racconto originale

  • I protagonisti sono entrambi statunitensi.
  • I ruoli sono invertiti. La donna di nome Janet è la vittima, la settima per il cacciatore Stanton, commerciante di “articoli da Caccia”.
  • Si parla di spettacoli circensi con gladiatori, un espediente catartico istituito prima della Caccia.
  • Le vittime hanno facoltà di ingaggiare degli informatori. L’uccisione di terzi è punita con la morte. Sottrarsi alla Caccia è un reato gravissimo.
  • I vincitori di tutte le cacce divengono membri del Club della Decina o Decaclub, a secondo delle traduzioni.
  • Apparizione di un membro del Decaclub, un anziano socio del protagonista che rimpiange le passate emozioni di cacciatore e vittima, al punto da contestare la regola ferrea che non ammette reiscrizione.
  • Epilogo tragico per il cacciatore Stanton, vittima dapprima del fascino femminile quindi della stessa donna la quale, in quanto vittima, ha facoltà d’uso di armi non convenzionali, qui una pistola camuffata da accendisigari.

  • Anno: 1965
  • Durata: 90'
  • Genere: Fantascienza
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Elio Petri

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