Dal 7 Aprile arriva nelle sale italiane Mister Chocolat, diretto da Roschdy Zem, con Omar Sy e James Thierrée.
Sinossi: Il film è ispirato alla vita del primo artista nero di Francia, Rafael Padilla, in arte Chocolat. Rafael (Omar Sy) ci viene mostrato, da principio, mentre lavora in un circo di provincia impersonando il ruolo del cannibale; lì viene scoperto dal clown George Footit (James Thierrée) che allestisce con lui un numero di clown in coppia; non era mai accaduta una cosa del genere e, per di più, con un uomo di colore. Il successo che riscuotono lavorando insieme permette loro di essere ingaggiati dall’impresario del Nouveau Circle di Parigi. Qui ottengono una fama senza precedenti per il circo che li porta ad essere famosi e ricchi: si ritrovano sui manifesti e nelle pubblicità, persino i fratelli Lumière si interessano a loro riprendendoli con la loro macchina da presa. Il denaro, però, non aiuta Chocolat che lo sperpera nel gioco d’azzardo e viene incarcerato, a seguito della sua fama, per la mancanza di documenti che provino la sua identità; in prigione subisce torture per il semplice fatto di essere nero. Quando ne esce è un uomo diverso, che si è stancato di ricoprire il ruolo del clown di colore sciocco che prende schiaffi tutte le sere da un bianco. Decide di cambiare totalmente mestiere intraprendendo quello del teatro di prosa; decide di vestire i panni di Otello, protagonista dell’omonima tragedia di Shakespeare…
Recensione: Una storia che riporta alla luce il personaggio di Rafael Padilla, artista caduto nel dimenticatoio. Una trama sapientemente intessuta mostra allo spettatore la parabola di vita di un uomo dalle molte sfaccettature con un passato drammatico di schiavo, che affronta quotidianamente la discriminazione per il colore della sua pelle in una Francia nel pieno della Belle Epoque. Non un ritratto di sole doti, ma anche la visione delle debolezze e dei difetti.
La trama, intessuta con maestria, non lascia spazio alla noia anche grazie alle magistrali interpretazioni dei due protagonisti: Omar Sy totalmente a proprio agio nei panni di Chocolat, capace di catturare con multiformi espressioni gli stati d’animo che lo attraversano; James Thierrée, nipote di Charlie Chaplin, artista che spazia dal teatro alla danza, dal cinema al circo, a lui si devono i numeri di coppia che vediamo sullo schermo, man mano che la storia procede il suo Footit dimostra un attaccamento forte per Rafael, da principio solo per meri scopi economici, poi sempre più per un affetto autentico e sincero.
Aurora Tozzi