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Film da Vedere

Kubrick: Full Metal Jacket e 2001: Odissea nello spazio

Full Metal Jacket è disponibile su APPLE TV mentre 2001: Odissea nello spazio è disponibile su APPLE TV e NOW TV

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Stanley Kubrick: Full Metal Jacket 2001: Odissea nello spazio.

Full Metal Jacket

Film di guerra statunitense del 1987 diretto da Stanley Kubrick. Il film è ispirato al romanzo Nato per uccidere (The Short-Timers) di Gustav Hasford, un ex Marine e corrispondente di guerra che ha collaborato alla sceneggiatura. Il titolo originale si riferisce alla guaina in rame dei proiettili incamiciati, citati da uno dei protagonisti a metà della storia.
L’AFI lo ha inserito al novantacinquesimo posto nella classifica AFI’s 100 Years… 100 Thrills.

Leonard viene soprannominato dal sergente Gomer Pyle, dal nome di uno sparuto dinoccolato protagonista di due serie di telefilm anni sessanta interpretati da James Nabor, Gomer Pyle, benzinaio, trasmesso anche in Italia, e Gomer Pyle USMC, arruolato nelle retrolinee con mansioni umili. Il regista Stanley Kubrick ha preferito ricostruire il Vietnam in un set vicino Londra, importando trecento palme dalla Spagna. La scena della battaglia di Hue è stata girata nel Sussex nella centrale del gas in demolizione del quartiere di Beckton. Tutti i personaggi asiatici sono interpretati da caratteristi inglesi di origine vietnamita. Il sergente Hartman è interpretato da un ex istruttore dei Marines, Ronald Lee Ermey, congedatosi nei primi anni settanta per motivi di salute e stabilitosi nelle Filippine divenendo caratterista e pilota di elicotteri. Ha anche partecipato al film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola nella celeberrima scena dell’assalto elicotteristico. Dapprima incaricato da Kubrick come consulente militare fu scritturato come interprete per le sue notevoli capacità parlatorie. Il doppiaggio italiano fu affidato ad Eros Pagni, in quanto essendo anche cantante lirico era il solo in grado di poter tenere il passo. Lo stesso Kubrick volle Loris Loddi su Vincent D’Onofrio per la voce di Palla di Lardo, nonostante fosse stato scelto per doppiare Matthew Modine in 19 turni nel ruolo di Joker.

2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey)

Film di fantascienza di Stanley Kubrick del 1968, basato su un soggetto di Arthur Clarke, il quale ha poi tratto dalla sceneggiatura un romanzo dal titolo omonimo. Benché molti ritengano la pellicola ispirata al racconto di Clarke La sentinella, lo stesso autore ha affermato che “La sentinella assomiglia a 2001 come una ghianda assomiglia a una quercia adulta”. Il film di Kubrick è considerato unanimemente un capolavoro della storia del cinema e costituisce una svolta epocale per il cinema di fantascienza. Nel 1991 la pellicola è stata giudicata di rilevante significato estetico, culturale e storico, e inserita nella lista di film preservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al ventiduesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al quindicesimo posto.

Kubrick aveva contattato Clarke perché necessitava di un buon soggetto di fantascienza per un film di genere. In questo modo il romanzo e il film nacquero e crebbero insieme, realizzando una collaborazione tra media differenti assolutamente unica e originale, almeno per l’epoca in cui fu attuata. Sotto questo e altri aspetti, 2001 è rimasto uno dei più celebri film di fantascienza che, grazie alla sceneggiatura, alla recitazione e alla tecnica di ripresa, riproduce con fedeltà l’ambiente spaziale: tutti gli avvenimenti in ambienti senz’aria si svolgono in silenzio o con un valzer di Strauss come puro riempimento sonoro, l’astronave ha una gravità artificiale per rotazione che è correttamente rappresentata, i movimenti in assenza di gravità sono lenti come dovrebbero essere. Anche la scena in cui un astronauta rientra nell’astronave passando alcuni secondi in un ambiente di vuoto è stata approvata dagli esperti come verosimile, dimostrando che è possibile fare un film di fantascienza rispettando la realtà e senza introdurre elementi artificiosi.
Tale film intende suscitare nello spettatore un forte impatto emotivo; lo stesso Kubrick affermò: «Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio». Il film cerca di spiegare l’indissolubile legame che unisce l’uomo al tempo e allo spazio, l’intelligenza artificiale, l’utilizzo della scienza. A questo proposito è di notevole effetto il raccordo tra le due scene iniziali del film, l’utilizzo di un oggetto, un osso, come strumento di offesa e di dominio (e comunque di conquista) da parte di un ominide e le astronavi orbitanti attorno alla Terra. In questa maniera il regista compie un salto logico di millenni conservando la trama narrativa del film, con un’operazione mirabile che trova pochi riscontri nella storia del cinema. Kubrick rimase per due mesi chiuso nella sua villa nelle campagne inglesi a rivedere e tagliare il suo mastodontico lavoro; questa operazione è considerata il momento più decisivo nella produzione del cinema kubrickiano

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