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FESTIVAL DI CINEMA

George Romero, William Friedkin, Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino al Lucca Film Festival

Saranno George Romero, William Friedkin, Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino le star del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, la kermesse cinematografica che si terrà dal 3 al 10 aprile nelle città di Lucca, Barga e Viareggio. Ai due autori cult statunitensi e ai pluripremiati cineasti italiani saranno dedicati omaggi con proiezioni, masterclass e mostre.

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A ciascun regista ospite sarà dedicato un omaggio tra proiezioni, masterclass e mostre.
Novità di quest’anno il concorso internazionale di lungometraggi, oltre a una sezione dedicata ai corti e tre anteprime fuori concorso.

Saranno George Romero, William Friedkin, Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino le star del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, la kermesse cinematografica che si terrà dal 3 al 10 aprile nelle città di Lucca, Barga e Viareggio. Ai due autori cult statunitensi e ai pluripremiati cineasti italiani saranno dedicati omaggi con proiezioni, masterclass e mostre. Novità assoluta di questa edizione del festival sarà il concorso internazionale di lungometraggi, con dodici anteprime italiane in competizione da tutto il mondo, a cui si affiancheranno leanteprime italiane fuori concorso e il consueto appuntamento con il concorso internazionale di cortometraggi, oltre a una celebrazione dei lavori del regista Gualtiero Jacopetti.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, le sue mostre sono prodotte e organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca.

Red carpet a tinte horror: George Romero e William Friedkin

Dopo David Lynch (2014) e David Cronenberg (2015), sarà Romero il protagonista di una delle principali sezioni del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, curata da Paolo Zelati e Stefano Giorgi. Il regista sarà presente alle attività a lui dedicate in occasione della manifestazione. Si parte l’8 sera con la consegna del premio alla carriera e la presentazione di Zombi (cinema Moderno). Nella stessa occasione, l’autore lascerà impresse le sue impronte nel cemento per la nascente “Walk of Fame” di Lucca Comics & Games, di cui faranno parte non solo i grandi nomi del fumetto, ma anche le principali personalità dell’immaginario fantastico. Il 9 mattina terrà, al cinema Moderno, una masterclass, mentre la sera del 10 aprile chiuderà il festival a Viareggio presentando Creepshow. Il regista americano farà anche visita alla mostra nel Palazzo Ducale di Lucca (dal 26 marzo all’1 maggio), inedita in Italia, che esporrà 40 oggetti tra locandine, fotobuste e manifesti originali italiani dei suoi film. In programma anche una retrospettiva che ne ripercorrerà per intero la carriera cinematografica, dalla pellicola d’esordio La notte dei morti viventi (1968) fino al recente Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti (2009).

Il red carpet del festival si tingerà ancor più di “terrore” con la presenza di Friedkin, uno dei maggiori innovatori dei generi horror e poliziesco nella sezione curata da Daniela Catelli, Nicola Borrelli e Stefano Giorgi. Il regista arriverà al festival il 2 aprile, per una conferenza stampa a Lucca, e la sera del 3 gli sarà consegnato il premio alla carriera, oltre che un riconoscimento da parte della Fondazione Giacomo Puccini. Dopo la premiazione, l’autore introdurrà al pubblico Il salario della paura. La mattina del 4 aprile, al cinema Centrale di Lucca, sarà possibile assistere a una masterclass tenuta da Friedkin, che la sera del 5 aprile sarà invece a Viareggio per la presentazione di Amarcord, l’indimenticabile capolavoro di Federico Fellini nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Parte dell’omaggio a lui dedicato sarà anche una retrospettiva comprendente le sue pellicole più amate. Tra i titoli: L’esorcista (1973), Il braccio violento della legge (1971) e Killer Joe (2011). In collaborazione con la Fondazione Giacomo Puccini e grazie alla disponibilità di Friedkin, inoltre, l’organizzazione del festival produrrà un documentario di 52 minuti che racconterà la stretta relazione e l’importanza di Puccini per il regista statunitense. Il film sarà il primo di una serie che ogni anno sarà proposta al testimonial del festival per raccontare la relazione tra il cinema e l’opera e la musica del musicista lucchese.

I maestri del cinema italiano: Marco Bellocchio (Viareggio) e Paolo Sorrentino (a Lucca)

A Marco Bellocchio, maestro del cinema italiano, sarà dedicato un omaggio che comprenderà la proiezione delle sue pellicole più note, la consegna del premio alla carriera e una giornata di studi su cinema e opera proprio al “Gran Teatro Giacomo Puccini” di Torre del Lago (Viareggio) dal 9 al 10 aprile a Viareggio. Tra gli eventi speciali anche una mostra dal titolo Marco Bellocchio. La Pittura Dietro l’Obiettivo. L’esposizione comprende 12 dipinti realizzati in età giovanile, fra i 20 e i 23 anni, e 100 opere su carta, nate durante la realizzazione dei suoi film, a partire dal primo “I pugni in tasca”, nel 1966, sino al pluripremiato “Sangue del mio sangue”, del 2015.

A coronare questa sfilata di stelle, il premio Oscar Paolo Sorrentino, uno dei principali rappresentanti della cinematografia italiana in patria e all’estero, sarà al cinema Moderno di Lucca venerdì 8 aprile per tenere una masterclass focalizzata sulla sua opera, mentre sabato 9 riceverà il premio alla carriera e presenterà al pubblico uno dei suoi film più amati: Il Divo.

Concorso internazionale lungometraggi

Dodici le pellicole in competizione per questa nuova sezione, selezionate ai festival di tutto il mondo. Tra i titoli El Apóstata di Federico Veiroj, la vicenda applaudita a Toronto di un uomo che decide di affrancarsi dalla fede cattolica (sarà presente Alavaro Ogalla, sceneggiatore e interprete del film); Belgica di Felix van Groeningen, film presentato al Sundance che, attraverso la musica, racconta il rapporto tra due fratelli; Sparrow di Rúnar Rúnarsson, romanzo di formazione di un adolescente islandese; Bridgend di Jeppe Rønde, ispirato alla storia vera di un’ondata di suicidi tra gli adolescenti in una piccola cittadina danese; Aloys primo lungometraggio di Tobias Nölle, selezionato alla Berlinale, che racconta l’affacciarsi alla vita di un solitario investigatore privato; French Blood – Un Français di Diastème, storia di un uomo nato nei sobborghi di Parigi che, dopo una vita passata a detestare arabi, africani, ebrei, comunisti e gay, decide di mettere da parte la sua rabbia mentre intorno a lui la società diventa sempre più chiusa e radicale; Paradise di Sina Ateaian Dena, opera in concorso a Locarno che indaga la difficile situazione femminile in Iran; Shelley di Ali Abbasi, pellicola che affronta il tema della maternità surrogata con tinte horror; Road to La Paz di Francisco Varone, storia di un viaggio lungo più di tremila chilometri, da Buenos Aires alla Bolivia; What we become di Bo Mikkelsen, terrificante cronaca di un epidemia zombie; The First, The Last, del pluripremiato regista Bouli Lanners, un road movie pieno di suspense recentemente visto a Berlino. L’ultimo film sarà annunciato nel corso della prossima settimana. Il premio per l’opera vincitrice, come anche quelli alla carriera per i registi ospiti, sarà realizzato dal famoso scultore russo Alexey Morozov, secondo la consuetudine del festival di commissionarne ogni anno la creazione a un grande artista.

Anteprime italiane fuori concorso

Ad arricchire il cartellone, tre anteprime italiane fuori concorso. Martedì 5 aprile il Lucca Film Festival e Europa Cinema saluterà il ritorno sul grande schermo di Ruggero Deodato, cineasta noto per le sue pellicole estreme che hanno influenzato registi quali Oliver Stone, Quentin Tarantino e Eli Roth. Deodato presenterà il suo nuovo film Ballad in Blood, prodotto dalla Bell Film di Massimo Esposti e narrante la vicenda di tre ragazzi coinvolti in un misterioso omicidio, ispirata a uno dei tanti delitti italiani irrisolti. Insieme agli attori de film interverrà alla preentazione il leader dei Globin Claudio Simonetti, compositore delle colonne sonore di vari film di Dario Argento e George Romero e anche dell’ultima opera di Deodato. In programma anche Un’estate in Provenza, commedia agrodolce firmata da Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena che racconta l’incontro tra un nonno burbero, ex sessantottino e amante della campagna, e i suoi tre nipoti, sullo sfondo del divorzio dei genitori. E ancora Rosso dal Vetro (ovunque tu vada) di Alberto Tempi, la vicenda di un prete che si interroga sui temi della fede e dell’esistenza, sull’accettazione della vita e della morte, in un percorso fra sogno e viaggio, tra i vincitori dell’International Independent Film Awards di Los Angeles.

Concorso internazionale cortometraggi

Quest’anno il festival presenta la dodicesima edizione del Concorso internazionale di cortometraggi sperimentali. Sono stati selezionati 26 opere su 1000 pervenute da diverse parti del mondo. Il premio per il lavoro vincitore sarà realizzato dallo scultore russo Alexey Morozov.

Omaggio al regista Mario Monicelli

La GAMC – Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio dedica un omaggio a Mario Monicelli e dal 2 aprile al 16 maggio ospita la mostra MARIO. Chiara Rapaccini e Andrea Vierucci per Monicelli, un’istallazione dell’artista Chiara Rapaccini, in arte RAP, con il fotografo Andrea Vierucci. Per il progetto, RAP, compagna di una vita di Monicelli, si è ispirata alle fotografie del suo archivio privato, scattate dai più grandi fotografi di scena tra gli anni ‘60 e ’90, sui set di molti dei capolavori del regista. Queste foto erano state buttate via, insieme ad altre cose preziose, dallo stesso Monicelli, come “documenti del passato senza nessun valore”. Chiara le ha recuperate e negli anni le ha catalogate, ordinate e archiviate, lasciandosi ispirare dai forti contrasti del bianco e nero della pellicola, dalla loro straordinaria forza espressiva (sono immagini di Secchiaroli, Strizzi, Doisneau), dai ritratti dei grandi attori della commedia cinematografica italiana. RAP ha lavorato con acrilico e punta secca sulle immagini, le ha stampate su grandi lenzuoli di lino, per poi intervenire nuovamente con pennello e ricamo. Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha “dialogato” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, la Magnani, Mastroianni dando vita così a dei “fantasmi” fluttuanti che poi Andrea Vierucci ha fotografato all’interno di un’architettura post industriale dall’atmosfera spettrale e monumentale.

Omaggio al regista Gualtiero Jacopetti

Sabato 9 aprile, presso il cinema Roma di Barga, si terrà una giornata in omaggio a Gualtiero Jacopetti, il giornalista, sceneggiatore e regista originario del paese in provincia di Lucca che diresse, insieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara, il film-documentario Mondo Cane, vero capostipite dei “Mondo movie” o shockumentary, che con le loro immagini forti e scioccanti invasero le sale cinematografiche italiane a partire dagli anni Sessanta. In programma, alle 17.00, la proiezione del documentario Il giro del mondo in 16 anni – la storia di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi di Federico Caddeo, che sarà presente in sala per incontrare il pubblico. Alle 21.30 si continua il film Addio Zio Tom, satira sociale dell’America schiavista prodotta da Jacopetti e Prosperi nel ’71 che al momento dell’uscita venne ritirata e modificata a causa dei suoi contenuti crudi. Per la seconda volta in Italia l’opera sarà proiettata nella sua versione originale, alla presenza di Christine Jacopetti, figlia di Gualtiero; Stefano Loparco, autore dell’unica biografia su Jacopetti; Federico Caddeo, che ha conosciuto Jacopetti negli ultimi 5 anni di vita e il collega di avventure di quest’ ultimo, Franco Prosperi. A Jacopetti, oltre alla retrospettiva integrale dei suoi film durante i giorni del festival, sarà dedicata anche la mostra Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in Italia, allestita nel centro storico di Barga, alla Galleria Comunale e alla Galleria Bel Canto, sempre a cura di Paolo Zelati, dal 1 aprile al 1 maggio 2016.

Lucca 360: il tour virtuale

Il 2016 viene spesso presentato come l’anno decisivo della realtà virtuale, video immersivi a 360 gradi che rappresentano non solo il futuro del cinema, ma anche della pedagogia. Seguendo l’invito del festival della Didattica digitale e del Lucca Film Festival e Europa Cinema, l’agenzia Blumenlab ha realizzato a febbraio un’esperienza immersiva consacrata a Lucca, e ai suoi monumenti più importanti, in chiave pedagogica. Il video  che ne risulta “Visioni cognitive: apprendimento immersivo per nuovi significati dello spazio e della storia” fa parte di un progetto più grande, cioè  quello di un lungometraggio documentario in realtà virtuale sul patrimonio storico e cinematografico di Lucca – il primo lungometraggio Vr in chiave documentaria – che presenta i film più notevoli girati nella città, confrontando i luoghi delle riprese con gli estratti corrispondenti dei film. Con un carattere performativo unico la presentazione del video segue su grande schermo i movimenti di un utente, mentre sta navigando nell’esperienza immersiva proposta.

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