Ha soli 28 anni la nuova promessa della canzone cantautorale italiana. Si chiama Davide Pagnini, pesarese doc, che fin da piccolo si avvicina alla musica attraverso lo studio del pianoforte e della chitarra classica. A soli dieci anni si iscrive al Conservatorio G. Rossini della sua città e un lustro dopo inizia a scrivere le sue prime composizioni.
Dopo aver conosciuto nel 2008 Francesco Gazzè, fratello di Max, col quale intraprenderà una stretta collaborazione, e dopo aver fondato il duo Ebanoh con il violoncellista Jacopo Mariotti nel 2009 (con l’album Schizzi uscito due anni fa), Pagnini decide di intraprendere la carriera solista.
Il suo forte coinvolgimento emotivo e la ricerca di arrangiamenti importanti si manifesta nell’intima Chiedersi perché e nell’estiva Rosso di sera, entrambi brani che anticipano il l’esordio discografico Maschere, uscito ufficialmente il 27 dicembre scorso.
Dodici tracce, oltre ai singoli precedentemente citati, e una bonus track. Tra follia, stelle, mare, sere tinte di rosso, voci del vento e alibi di vetro, Pagnini ci racconta le sue storie attraverso un godibilissimo mix di folk e funk.
Fortemente influenzato da cantautori come Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri l’artista pesarese ci spiega quanto il divenire possa trasformarsi in energia da trascrivere in musica. Il suo modo di interpretare l’arte delle sette note prende vita nelle nuances pop arricchite da testi importanti e preziosi.
Un piacevole disco che punta la sua forza nel viaggio emozionale del vissuto personale dell’uomo.
Maria Carola Leone
https://soundcloud.com/davide-pagnini/sets/maschere-1
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