RICORDANDO ETTORE
Un ricordo del Maestro Ettore Scola
Proiezione del film ” LE BAL”
MERCOLEDÍ 24 FEBBRAIO ore 18:00
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
HÔTEL DE GALLIFFET
5, Rue de Varenne
PARIGI
INTRODUCE
Luciano Sovena – Presidente Fondazione Roma Lazio Film Commission
INTERVENGONO
Nicola Zingaretti – Presidente della Regione Lazio
Marina Valensise – Direttore Istituto Italiano di Cultura di Parigi
Jean Gili – Critico e storico del Cinema
Un omaggio al Maestro Ettore Scola, fortemente voluto dal Presidente Nicola Zingaretti, per celebrare il rapporto del regista con la cinematografia e con il pubblico francese, attraverso un film rappresentativo di questo rapporto con la Francia. Le Bal è stato nominato all’Oscar come Miglior Film Straniero e vincitore nel 1984 dei Premi César come Miglior Film, Migliore Regia e Miglior Colonna Sonora, del David di Donatello come Miglior Film e del premio per la Miglior Regia al Festival di Berlino.
Il film, ambientato in una sala da ballo della periferia di Parigi, racconta attraverso la danza e senza dialoghi, 40 anni di Storia francese. Passano gli anni e cambiano gli stili, i costumi e gli arredi della sala, ma le persone comuni, ciascuno con la propria vita, passioni e dolori, continuano ad incontrarsi in quel luogo ogni sabato sera, per sfuggire alla vita di tutti i giorni e per concedersi di sognare: Ballando, Ballando.
“Il rapporto che ho con la Francia è quotidiano, familiare. Risale a quando avevo 8-9 anni. Avevo un nonno cieco che per fortuna, lo dico oggi, essendo un grande lettore, mi obbligava a leggere per lui. Soprattutto i testi che riguardavano la letteratura e la storia francese. Quindi già a quell’età leggevo delle cose che, a dire il vero, erano spesso incomprensibili. Mi imponeva addirittura di leggere Le lettere persiane di Montesquieu, Lamartine. Poi per farmi riposare mi proponeva di leggere I misteri di Parigi o Alexandre Dumas oppure anche Théophile Gautier con il suo Capitaine Fracasse. Da allora avere contatti con la Francia è stato per me naturale. Quando ho poi fatto questo mestiere, per me scegliere un attore tra gli italiani con cui avevo sempre lavorato, come Mastroianni, Sordi, Gassman e quelli francesi era l’identica cosa. Attori come Jean-Louis Trintignant, Philippe Noiret, Fanny Ardant erano presenze normali come gli italiani. Una sorta di non rilevanza della differenza tra Italia e Francia. Differenze che pure esistono e a volte sono anche importanti.”