Il 1° e il 2 Marzo uscirà nelle sale il nuovo film di Gianluca Cerasola: Astrosamantha – La donna dei record nello spazio, prodotto da MOROL e distribuito da Officine UBU. Il documentario, la cui voce narrante appartiene a Giancarlo Giannini, racconta tre anni di vita dell’astronauta Samantha Cristoforetti, quelli di preparazione alla missione spaziale 42/43.
Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e pilota dell’Aeronautica Militare, insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, è detentrice tra le donne europee del primato di permanenza nello spazio nell’ambito della seconda missione più lunga dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).
Il documentario accompagna l’astronauta fin dalla sua preparazione presso il Johnson Space Center di Houston, il centro NASA, seguendola in tutte le fasi dell’addestramento, nel centro di Star City a Mosca, nell’EAC di Colonia, fino alla quarantena spaziale, al lancio nello spazio della navicella spaziale Soyuz avvenuto nel cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan; vengono mostrate, inoltre, immagini dei mesi trascorsi sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale) ed, infine, il suo ritorno sulla terra.
Ci viene mostrata, quindi, la Samantha Cristoforetti istituzionale che si rivela un’ottima comunicatrice poiché possiede la dote di saper rendere semplici concetti e meccanismi complessi, di saper comunicare con tutti riuscendo a far capire argomenti di difficile decifrazione, a volte, anche per gli addetti ai lavori. Ma l’esposizione non si limita a questo, lo spettatore ha modo di vedere un’inedita Samantha che incontra le sue colleghe astronaute del club “Tank Girls”, che saluta i propri familiari prima della partenza; che vive, in modo semplice, la propria esistenza; un punto di vista originale, sconosciuto fino ad ora, e che non rasenta per niente il gossip o la sovraesposizione mediatica che troppo spesso vediamo nei personaggi pubblici. Il carattere riservato della “donna dello spazio” consente a chi guarda di cogliere solo pochi momenti di vita privata, quelli che ella ha deciso di concedere alla telecamera.
Le immagini colte dallo spazio sono straordinarie ed eccezionali, così come quelle che abbiamo dell’interno della ISS, alcune catturate anche dalla stessa Samantha che ha trascorso ben 199 giorni nello spazio ma che ripartirebbe per un’altra missione perché non si finisce mai di sorprendersi lassù. Il montaggio alterna sapientemente inquadrature “alla 2001 – Odissea nello Spazio” a sequenze che si focalizzano più sul quotidiano svolgersi degli eventi sia sulla Terra che nello spazio.
Apprezzabile, inoltre, l’iniziativa di distribuire nelle scuole questo interessante documentario che mostra come sia meraviglioso il cielo sopra di noi e come si abbia l’impressione di poterlo quasi toccare con un dito da lì, ma anche come per realizzare questo sogno occorra un duro e tenace lavoro.
Aurora Tozzi