Zoolander 2

Zoolander 2 è il secondo, eccentrico, capitolo della saga firmata e interpretata nel 2001 da Ben Stiller. Distribuita da Universal Pictures Italia, la pellicola è disponibile nelle sale italiane dall’11 Febbraio 2016 .

Sinossi: Dopo l’improvvisa e ingiustificata morte della moglie, Derek Zoolander (Ben Stiller), sentendosi il diretto responsabile dell’accaduto, ha abbandonato il filglio e si è ritirato a vita privata in uno sperduto chalet di montagna. Hansel (Owen Wilson), il suo braccio destro, invece, si trova nel deserto e si dedica allo yoga e alle collettive orge di famiglia. Quando in città cominciano ad avvenire strani omicidi di personaggi famosi, tutti immortalati da un’ambigua espressione facciale, la sensuale agente Montana (Penelope Cruz) decide di chiedere l’aiuto di Derek, unico esperto mondiale di moda e look. Davanti all’opportunità di essere perdonato da suo figlio, da anni rinchiuso in un anomino orfanotrofio romano, l’uomo torna in pista…

Recensione: Essendosi guadagnato un enorme successo di pubblico nel 2001 con la realizzazione di Zoolander – di cui curò regia e interpretazione – Ben Stiller torna al cinema con un sequel eccentrico e scoppiettante pieno di gag tragicomiche e freddure altisonanti. Riprendendo il filo tematico e narrativo della pellicola originale, l’artista costruisce la storia intorno alla crisi del suo protagonista, corrotto nel corpo e nella mente da un fardello pesante come un macigno. Incapace di ripristinare quel fascino e quel carisma che lo avevano portato sotto i riflettori, infatti, Derek risulta non soltanto troppo vintage per suscitare l’interesse del pubblico, ma anche eccessivamente estroso per (ri)conquistare l’amore di un figlio rinchiuso da anni in uno sperduto orfanotrofio italiano. Tra carceri di massima sicurezza, camicie di forza e pettinature demodè, la pellicola enfatizza il suo vortice narrativo grazie a una comicità sfrenata e a un umorismo irrefrenabile e irresistibile. Sebbene meno glamour e innovativo del primo, Zoolander 2 si configura come una valida commedia degli eccessi capace di intrattenere e divertire gli affezionati con le grottesche e istrioniche performances dei suoi beniamini.

Martina Calcabrini