fbpx
Connect with us

Reviews

Basilicata coast to coast

«”Basilicata coast to coast” è un concerto jazz corale e senza solisti, nel quale Papaleo ha messo tutto se stesso, l’amore per la sua terra d’origine, per la musica e per il cinema».

Pubblicato

il

8276

L’esordio alla regia di Rocco Papaleo (che in realtà nel 2000 si era cimentato dietro la macchina da presa con il divertentissimo cortometraggio CecchiGori-CecchiGori?), caratterista feticcio della commedia (e non solo) made in Italy degli ultimi vent’anni, che ha fatto della versatilità il suo marchio di fabbrica, è davvero spiazzante. Spiazzante come una sessione jazz, libera e anarchica nel suo concepimento ritmicamente incalzante e follemente improvvisato. Basilicata coast to coast è proprio questo, un concerto jazz corale e senza solisti, nel quale Papaleo ha messo tutto se stesso, l’amore per la sua terra d’origine, per la musica e per il cinema. Per farlo ha deciso di circondarsi di un gruppo di amici, gli stessi che animano le pagine dello script e danno corpo e voce ai personaggi di questo viaggio da Maratea a Scanzano Jonico.

Basilicata coast to coast fa sua la piccola grande lezione di film come Turné e La banda,  dai quali il regista e attore lucano prende inconsciamente spunto per costruire un road movie tradizionale nella costruzione narrativa, quanto atipico nel panorama nazionale per il linguaggio fortemente musicale con il quale tale costruzione prende forma e sostanza. Siamo lontani per fortuna dall’inconsistenza di musicarelli mal riusciti travestiti da commedia come Dillo con parole mie e più vicini per esiti a Lascia perdere, Johnny! con il quale condividere il brio descrittivo e la leggerezza degli sketch comici. La pellicola è un mix divertente e coinvolgente di suoni, immagini e colori che dà vita a una commedia musicale fuori dagli schemi, ma mai volgare e sopra le righe. La colonna sonora diventa il leit motiv sul quale costruire un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati, spesso pindarico nella scansione temporale degli eventi come solo il buon Kusturica sa fare. E se una simile illogicità può in qualche modo far storcere la bocca allo spettatore quando priva di fondamenta, nel caso di Basilicata coast to coast tale armonioso disordine si porta dietro sé un progetto stilistico e drammaturgico piegato alla volontà di sperimentare sempre e comunque, che non ha il dovere di giustificarsi. La forza del film di Papaleo risiede nella sua capacità di reinventarsi, cambiando registro e ritmo, come una partitura che ha nel ritornello l’unico punto fermo; tutto il resto è da scoprire.

Il risultato è un’opera sincera e stralunata nel senso buono del termine, originale e mai costruita a tavolino, nel quale trovano spazio riuscitissimi intermezzi canterini, autentici videoclip, gag esilaranti, sagaci dialoghi e momenti di amara riflessione.  Come un funambolo scivola sulla dicotomia tra cielo e terra camminando su un filo, così Basilicata coast to coast scorre magnificamente tra sorriso e malinconia lungo una timeline che separa il divertentissimo prologo da un amaro ma intenso epilogo. E non è difficile scorgere i meriti nella scrittura solida e appassionata del duo Papaleo-Lupo, tramutata in immagini dalla freschezza stilistica di un giovane regista cinquantenne, e in azioni e parole da un cast così affiatato come quello a disposizione: Paolo Briguglia, Alessandro Gassman e lo stesso Papaleo dimostrano ancora una volta la consueta affidabilità, lasciando alla Mezzogiorno e a Max Gazzè il compito di stupire il pubblico: la prima calandosi in chiave comica, il secondo indossando le vesti di attore. Buona visione!

Francesco Del Grosso

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers