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Fango sulle stelle di Elia Kazan in dvd

Reduce dal clamoroso successo di alcuni film divenuti pietre miliari della storia del cinema, quali Un tram che si chiama desiderio, Fronte del Porto, entrambi con il sublime Marlon Brando, e La valle dell’Eden con James Dean, Elia Kazan nel 1960 realizzò un film atipico che trattava delle questioni relative alle vicende che videro l’attuazione dell’ampio piano di riforme introdotto dal cosiddetto New deal elaborato dal presidente Franklin Delano Roosevelt

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Reduce dal clamoroso successo di alcuni film divenuti pietre miliari della storia del cinema, quali Un tram che si chiama desiderio, Fronte del Porto, entrambi con il sublime Marlon Brando, e La valle dell’Eden con James Dean, Elia Kazan (che all’epoca aveva già incassato due premi Oscar) nel 1960 realizzò un film atipico che trattava delle questioni spinose, ‘poco cinematografiche’, non spettacolari, relative alle vicende che videro l’attuazione dell’ampio piano di riforme introdotto dal cosiddetto New deal elaborato dal presidente Franklin Delano Roosevelt fra il 1933 e il 1937, allo scopo di risollevare gli Stati Uniti dalla grande depressione che aveva travolto il paese a partire dal 1929, dopo il disastroso crollo della borsa. Un nuovo spirito, teso a sostenere chi versava in una situazione precaria, pervase l’America, rilanciando, attraverso l’infusione di fiducia, un’economia che da troppo tempo stentava a ripartire. Venne, in particolare, istituito il Civilian Conservation Corps che assoldò oltre tre milioni di disoccupati che furono destinati a curare la manutenzione e la conservazione delle risorse naturali. Lo stato forniva loro un riparo, dei vestiti, del cibo e un salario di 30 dollari al mese.

È proprio a partire da questo contesto che prende forma Fango sulle stelle (Wild River), con il protagonista, Montgomery Clift, impegnato a far sgombrare una piccola isola in mezzo al fiume Tennessee, che la costruzione di una diga, eretta per evitare le frequenti esondazioni, rischia di far inondare. L’anziana signora (Jo Van Fleet), che da sempre viveva su quel lembo di terra, si oppone tenacemente a qualsiasi richiesta di allontanamento, e a nulla valgono le vantaggiose offerte economiche che la società incaricata della realizzazione dei lavori le propone. È questo lo spunto che informa la narrazione, cogliendo l’occasione per affrontare diverse questioni, da quella del progresso a quella della conservazione del territorio, fino allo spinosissimo tema dell’equiparazione del trattamento economico tra bianchi e neri, che ancora nel 1933 vedeva questi ultimi percepire la metà del salario dei primi, con un zoccolo duro di un’area politica che osteggiava fortemente qualsiasi tentativo di cambiamento. C’è spazio naturalmente nel film per una tenera storia d’amore tra Chuck Glover e Carol Baldwin (un’eterea Lee Remick), completamente funzionale a tracciare il passaggio dalla stasi di una situazione che andava assolutamente riformata a un’altra che finalmente poneva le basi per una più giusta redistribuzione della ricchezza. Molto incisiva la messa in scena della fazione reazionaria che con metodi violenti cerca di imporre la propria volontà su chi provava, tra l’altro evitando di ricorrere alle maniere forti che in ultima analisi lo Stato concedeva, a concretizzare quel progetto economico – politico che avrebbe portato giovamento alla maggioranza della popolazione, intaccando quei privilegi di cui fino allora avevano goduto alcuni soggetti non intenzionati a farne a meno.

Si concretizzano infine sia la tribolata relazione tra i due protagonisti, che si sposano quasi furtivamente in un appartamento, e l’allontanamento dell’anziana signora, che non appena giunge nella nuova casa messa a disposizione dal governo americano muore. È il passato che svanisce e che, seppur non privo di alcuni nobili valori, deve cedere il passo a un avvenire che promette un benessere generalizzato. Folgorante a questo proposito l’ultima, significativa sequenza che vede la coppia di neo sposini sorvolare l’imponente diga, finalmente completamente realizzata. Ci sarà più lavoro, equiparazione del trattamento tra bianchi e neri, e la luce elettrica raggiungerà tutte le case degli americani. Un film, dunque, che con sincero entusiasmo guarda all’evoluzione della storia di un popolo che ha fatto dell’individualismo il proprio carattere distintivo; un nuovo corso è alle porte: bisogna che una nuova prosperità, più capillarmente diffusa, giunga alla maggioranza dei cittadini. Da vedere, quindi, per confrontarsi con un periodo assai significativo della storia americana.

Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment, Fango sulle stelle è disponibile in dvd in versione originale sottotitolata e doppiata in italiano e una ricca galleria fotografica. Da rivalutare.

Luca Biscontini

  • Anno: 1960
  • Durata: 110'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Elia Kazan

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