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Il danno di Louis Malle in dvd

A rivederlo, a distanza di tanti anni, Il danno di Louis Malle, tratto dall’omonimo romanzo di Josephine Hart, non perde la sua forza, sebbene riveli qua e là delle imperfezioni che, comunque, non riducono il valore dell’opera, ma ne esaltano la genuinità, provocata dall’impazienza di raccontare con urgenza una storia che si sentiva profondamente sul piano emotivo. Distribuito da Ripley’s Home Video

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“Chi sei tu? Chi sei tu?”, sussurra Stephen Fleming, mentre abbraccia selvaggiamente Anna Barton, scuotendola, martoriandola, quasi la volesse annientare, tanta è la passione che improvvisamente lo possiede, senza che possa in alcun modo controllarla; le batte la testa sul pavimento ricoperto di moquette, provocando un rumore sordo, e lei si lascia percuotere, colludendo con l’eccedenza di un’attrazione che viola ogni norma relazionale. Anna è una ragazza tenebrosa, contenuta, eppure estremamente vulnerabile. Stephen è un uomo buono, come sa anche la moglie Ingrid, ma stavolta si confronta con una parte di sé che ignorava e che lo condurrà a mettere in discussione tutto ciò che ha costruito durante il corso di un’intera vita.

Si, è vero, non si può non pensare, quando si assiste agli incontri amorosi del probo uomo politico e della donna perduta e affascinante, a Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, ma Malle aveva in mente una storia completamente diversa, evidentemente, nella misura in cui, schiacciata molto più su un piano psicologico, la vicenda messa in scena assume toni dichiaratamente tragici, e il funesto epilogo è annunciato già da subito, si tratta solo di capire come e quando si spezzerà il precario equilibrio su cui si sorreggono i due protagonisti. L’amore, perché di amore si tratta, diviene l’evento che fa emergere in Fleming (un ottimo Jeremy Irons) una parte oscura con la quale non aveva mai fatto i conti, e che costituisce il lato più vero di sé, chiedendo prepotentemente di esprimersi. Quest’amore fornisce l’occasione (e quindi si rivela in qualche modo strumentale) per azzerare un’esistenza vissuta con un contenimento eccessivo, per accattivarsi l’amore dei propri cari, agli occhi dei quali apparire un padre e un marito modello. Anna, invece, ha subito ‘un danno’, ed è per questo estremamente pericolosa, in quanto ripropone meccanicamente, in campo relazionale, le tragiche dinamiche che anni prima la videro coinvolta in un rapporto al limite dell’incesto con il fratello morto suicida per lei. E chi ha subito un danno sa che può sopravvivere. Il figlio, Martyn, fidanzato con Anna, scopre nel peggiore dei modi la relazione clandestina del padre, dando luogo al drammatico finale.

A rivederlo, a distanza di tanti anni, Il danno di Louis Malle, tratto dall’omonimo romanzo di Josephine Hart, non perde la sua forza, sebbene riveli qua e là delle imperfezioni che, comunque, non riducono il valore dell’opera, ma ne esaltano la genuinità, provocata dall’impazienza di raccontare con urgenza una storia che si sentiva profondamente sul piano emotivo e che ha coinvolto vivamente tutto il reparto creativo, dal regista agli attori, agli sceneggiatori. Il volto impietrito di Juliette Binoche, dopo che ha assistito alla morte di Martyn, è un capolavoro di recitazione e Malle, in questo senso, fu davvero encomiabile, perché, capendone la necessità, seppe tirare fuori il meglio dai propri interpreti, comprendendo quanto il loro apporto, più di un’accurata regia, fosse davvero decisivo.

Poi, volendo, ci si potrebbe intrattenere sul risvolto sociologico della storia, se la interpretassimo come una messa alla berlina di una classe borghese sull’orlo del collasso, ma questa lettura appiattirebbe la potenza di una narrazione i cui toni tragici la collocano al di fuori del tempo. Come dimenticare Stephen, nelle ultime sequenze, che spogliatosi dei vecchi panni vaga spettrale nelle stradine di un paesino sperduto, e, una volta rientrato a casa, si siede per rimirare la foto gigante che lo ritrae insieme a Martyn e Anna? Insomma, ammettiamolo pure, abbiamo amato in molti questo film, e non smetteremo di farlo. Non smetteremo di appassionarci a una storia che rievoca delle dinamiche ancestrali, estreme, degne della più riuscita tragedia greca (e tanto di edipico c’è in questo racconto).

Distribuito da Ripley’s Home Video, Il danno (Damage) è disponibile in dvd, con audio originale sottotitolato e in italiano e con delle interessanti interviste al regista e tutti gli interpreti del film. Da acquistare.

Luca Biscontini

  • Anno: 1992
  • Durata: 112'
  • Distribuzione: Ripley’s Home Video
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia, Gran Bretagna
  • Regia: Louis Malle

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