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In Sala

Assolo

Laura Morante torna a raccontare una figura di donna diversa dal suo primo film. In Ciliegine la protagonista era un’androfobica, qui invece Flavia è un’insicura cronica totalmente incapace di gestire la sua vita. Il film, sceneggiato da Laura Morante insieme a Daniele Costantini, offre allo spettatore diverse situazioni comiche

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Sinossi: Flavia è una donna sui cinquant’anni fragile ed insicura. Ha due matrimoni falliti alle spalle, due figli ed è alla disperata ricerca di consenso e affetto dalle persone che la circondano. Incapace di distaccarsi dai suoi due ex mariti, Gerardo e Willy, è riuscita a stringere rapporti di amicizia con le loro rispettive attuali compagne. In questa speciale famiglia allargata Flavia è pur sempre da sola e incapace di raggiungere semplici traguardi come ottenere la patente di guida o conoscere un uomo durante un corso di tango. Tra vari incidenti di percorso e situazioni rocambolesche, Flavia imparerà che nessuna donna è perfetta e che l’autostima e la libertà tanto cercate erano proprio sotto ai suoi occhi.

Recensione: Dopo aver realizzato il suo primo lungometraggio, Ciliegine, con il quale nel 2012 ha ottenuto una nomination ai David di Donatello come miglior regista esordiente, Laura Morante torna a dirigere e interpretare il suo secondo film, Assolo, che esce nelle sale italiane in 200 copie dal 5 gennaio. La protagonista è Flavia, una donna sui cinquant’anni che si ritrova single dopo il fallimento di due matrimoni e la nascita di due figli; afflitta da un’insicurezza patologica e totalmente incapace di essere indipendente, visceralmente attaccata ai suoi due ex mariti, Willy e Gerardo, trova conforto nelle sedute psicanalitiche della Dottoressa Grunewald, interpretata da una bravissima Piera Degli Esposti, la quale cerca di scuoterla e farla uscire dal guscio, ma invece di raccontare se stessa preferisce parlare  delle vite degli altri.

Laura Morante torna a raccontare una figura di donna diversa dal suo primo film. In Ciliegine la protagonista era un’androfobica, qui invece Flavia è un’insicura cronica totalmente incapace di gestire la sua vita, lo si vede dagli innumerevoli tentativi di voler prendere la tanta agognata patente che non è mai riuscita a ottenere nel corso dei vari anni. Totalmente incapace di vivere la sua solitudine senza per forza di cose affidarsi ad altri, quali i suoi ex mariti, la sua migliore amica abbandonata da suo marito (Angela Finocchiaro), o i suoi indipendenti figli (Filippo Tirabassi e Giovanni Anzaldo).

Il film, sceneggiato da Laura Morante insieme a Daniele Costantini, offre allo spettatore diverse situazioni comiche come quella in cui Flavia è a pranzo con i suoi ex mariti che cercano di convincerla a tutti i costi che acqua si dica in realtà ‘ocqua’, e lei sembra cascarci appieno senza rendersi conto che la stanno prendendo in giro o come la scena dell’autoerotismo. Il cast è di prim’ordine a partire dalla già citata Piera Degli Esposti passando per Carolina Crescentini, Angela Finocchiaro, Giovanni Anzaldo, Gigio Alberti, Francesco Pannofino, fino ad arrivare a un bravissimo  e divertentissimo Marco Giallini (peccato che compaia pochissimo).

Nel complesso il film scorre velocemente soprattutto nella prima mezz’ora per poi prendere una piega un po’ più lenta che porta inesorabilmente al finale, ma resta pur sempre una pellicola piacevole da guardare, per farsi due risate.

Giovanna Savino

  • Anno: 2015
  • Durata: 97'
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Laura Morante
  • Data di uscita: 05-January-2016

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