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Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente

Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente non eccede in positività né in negatività, mantenendo un equilibrio che lo porta ad essere un prodotto ben strutturato e interessante. Nonostante però lo stile più autoriale verso il finale il film mantiene un andamento televisivo, che poco si addice al grande schermo

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Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente è un progetto del 2014, ma la sua uscita è stata posticipata a fine anno. Ci sono volute 15 settimane per girarlo, i posti scelti sono stati l’Italia, l’Argentina  e la Germania, con un costo complessivo di 12 milioni di euro. Il film è uscito in sala il 3 dicembre ed ha già ottenuto buoni risultati al botteghino.

Sinossi: Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. Negli anni della giovinezza Jorge è un ragazzo come tanti, peronista, con una fidanzata, gli amici, e una professoressa di Chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per tutta la vita. Tutto cambia quando la vocazione lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti. Durante la terribile dittatura militare di Videla, Bergoglio viene nominato, seppur ancora molto giovane, Padre Provinciale dei  Gesuiti per l’Argentina. Questa responsabilità in un momento così tetro metterà alla prova, nel modo più drammatico, la fede e il coraggio del futuro Papa. Da questa esperienza Bergoglio uscirà cambiato e pronto a vivere il suo impegno futuro nella costante difesa degli ultimi e degli emarginati.

Recensione: Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente non è solo il racconto di un Papa, ma la storia di un uomo, un uomo che prima di entrare nell’impero della chiesa ha camminato in periferia tra le vie del Signore, un uomo come tanti che ha scelto l’amore e la misericordia come sua giustizia, un uomo che ha scritto la sua storia dal basso. Bergoglio è stato uno di quelli che hanno combattuto contro il potere e l’ignoranza distruttiva di una dittatura militare, con parole nuove non appena divenuto papa, abbandonando spesso gli agi per ritrovare la misericordia. Un Papa, ma prima un uomo e un sacerdote che sceglie di seguire la propria coscienza, quella coscienza che lo spinge a difendere gli umili e i soprusi. Raccontare una vita non è cosa semplice, Daniele Luchetti senza nessun canto angelico o ornamento di oro colato ha portato un racconto di voci e volti. Il film pur non avendo alcuna pecca esplicita risulta un prodotto televisivo più che cinematografico. La narrazione scorre senza interruzioni, lineare e fluida, con un occhio agli accadimenti storici e uno a quelli più umani e spirituali.

Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente non eccede in positività né  in negatività, mantenendo un equilibrio che lo porta ad essere un prodotto ben strutturato e interessante. Nonostante però lo stile più autoriale verso il finale il film, come già espresso sopra, mantiene un andamento televisivo, che poco si addice al grande schermo.

Alessandra Balla

  • Anno: 2015
  • Durata: 94'
  • Distribuzione: Medusa
  • Genere: Biografico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Daniele Luchetti
  • Data di uscita: 03-December-2015

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