Nel panorama cinematografico della decima edizione della festa del cinema di Roma arriva anche la musica e lo fa con il documentario Street Opera. Ad essere raccontato è il mondo del rap, quello underground che muove i suo primi passi negli anni ’90. Protagonista d’eccezione l’attore Elio Germano, rapper delle Bestierare, troviamo poi Clementino, Tormento, ex cantante dei Sottotono, Gué Pequeno il frontman dei Club Dogo e Danno che con I colle del fomento è attivo nella scena italiana dai primi anni ‘90.
Street Opera è un viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di cinque rapper simbolo di correnti e periodi diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano ci trasportano in un mondo nato oltre vent’anni fa alla periferia della musica italiana, ed arrivato in vetta alle classifiche, diventando la musica più in voga fra i giovani, che da essa si sentono rappresentati. Il ventennio italiano 1994-2014 è rappresentato attraverso un ritratto impressionistico di questi cinque artisti e della loro esperienza sul palco, mostrando il lato vero di questa cultura e degli artisti che la praticano: l’impegno, la passione e la volontà di diventare maestri di rime.
Un modo per fotografare la musica c’è, Street Opera lo ha trovato portando sullo schermo note e parole di cinque dei maggiori rappresentanti del rap italiano. Correvano gli anni ’90 e qualcosa stava cambiando, si stava muovendo, l’arte voleva uscire e essere diversa da quella vista fino ad allora. L’arte aveva il profumo della strada e camminava proprio lì, nelle periferie, sotto le metro, sui muri di stazioni abbandonate e dentro casa di giovani parolieri che avevano voglia di dire la loro con la musica. Quella che era una nicchia diventa il centro nevralgico del pensiero giovanile, in questo ventennio, dal 1994 al 2014, di cose ne sono cambiate, il panorama musicale si è evoluto lasciando spazio a quella musica considerata da sempre ai margini. Il rap oggi è in vetta alle classifiche e occupa posti prima nemmeno sperati, diventando un movimento e unendosi però a quelle leggi di mercato che ti vogliono in copertina, patinato e lucido. Street Opera è legato dalla musica dei concerti live dei cinque personaggi, dalle loro parole e da quelle di Elio Germano che sembra il collante dell’ intero lavoro.
Un documentario che insieme alla musica vuole trattare il tema di un’Italia diversa, spesso è proprio con le note che emergono tematiche politiche, quella politica che l’attore, Elio Germano, dice essere qualcosa di alto e non la politica partitica che noi oggi conosciamo. Abbiamo visto la proiezione insieme al pubblico e poco vicino a noi un giovane cantava a memoria quasi tutte le canzoni proposte nel video, possiamo allora dire che Street Opera abbia davvero raggiunto lo scopo di essere il ritratto di una generazione passata che arriva fino ad oggi e magari più in là.
Alessandra Balla