Il postino suona sempre due volte (The Postman Always Rings Twice) è un film del 1981 diretto da Bob Rafelson e tratto dal romanzo omonimo di James M. Cain. È stato presentato fuori concorso al 34º Festival di Cannes. Il film è un remake del precedente hollywoodiano Il postino suona sempre due volte del 1946, diretto da Tay Garnett con protagonisti Lana Turner e John Garfield, tratto dallo stesso soggetto.
Nel suo girovagare in cerca di espedienti, Frank Chambers si ferma in una tavola calda rurale della California. Serve un meccanico e Frank accetta l’offerta, attratto anche dalla bella Cora, che gestisce il locale insieme al marito Nick, un immigrato proveniente dalla Grecia, molto più vecchio di lei. Tra Frank e Cora nasce una relazione. La donna è stanca della sua situazione, sposata con un uomo che non ama, lavora per una tavola calda che desidera possedere e migliorare. Lei e Frank decidono di uccidere Nick, al fine di poter iniziare una nuova vita insieme. Il primo tentativo di omicidio fallisce, ma una serie di circostanze fortunate fa sì che la vittima, pur rimasta gravemente ferita, non sospetti minimamente l’origine del proprio incidente e anzi sia grato a Frank che lo ha salvato soccorrendolo. Al ritorno di Nick, Cora vorrebbe chiudere con Frank, ma alla richiesta del marito di avere un figlio da lei, torna più forte di prima il desiderio di farla finita e rifarsi una vita con un uomo che ama. Così i due amanti inscenano stavolta un incidente stradale. Andando oltre le intenzioni iniziali, Frank rimane realmente ferito in modo serio, ma ciò non basta a salvarlo da un’accusa di complicità in omicidio. Ad aggravare il movente passionale c’è la riscossione di un’ingente assicurazione sulla vita della quale Frank effettivamente non sapeva niente. Gli inquirenti riescono a convincere un Frank frastornato a denunciare Cora. La cosa determina una rottura fra i due con la donna che, vistasi ormai persa e colma di rabbia, confessa tutta la verità sul delitto. Ma a raccogliere la deposizione non è la procura ma un assistente dello scaltro avvocato che poi con un’abile operazione riesce a mettere in libertà entrambi. Provati dall’accaduto, i due si separano per un po’ anche perché Cora deve accorrere al capezzale della madre malata. Frank dopo un po’ di giorni chiude la tavola calda avventurandosi in un piccolo viaggio senza meta nel quale intraprende anche una relazione con la domatrice di un circo itinerante. Al ritorno di Cora la passione si riaccende e la tavola calda torna a prosperare. Il passato è però pronto a tornare a perseguitarli quando vengono ricattati dall’uomo che scrisse la deposizione con cui Cora si autoaccusava. Superato anche questo, Cora scopre il tradimento di Frank ma questi si fa perdonare dimostrando quanto tenga al figlio che lei ha in grembo e chiedendole di sposarla. Un nuovo incidente d’auto, però, sconvolge, stavolta senza volerlo, le loro vite. Frank sbanda e Cora è sbalzata dall’abitacolo morendo sul colpo e ponendo fine a tutti i progetti di vita insieme e di famiglia, appena espressi da entrambi, nel momento di maggiore intesa e serenità mai vissuto dai due.
Il film è sostanzialmente aderente alla narrazione del romanzo. La principale differenza fra l’adattamento e il romanzo si trova nel finale. Mentre il film finisce con la morte di Cora, nel romanzo, Frank viene arrestato e condannato a morte per quella che invece è stata realmente una tragica fatalità.