Un’operazione interessante quella di Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli che vede il coinvolgimento dell’autore di graphic novel IgorT per la sceneggiatura, della costumista premio Oscar Milena Canonero e della montatrice di Michael Haneke Monika Willi
Un reiterato stato di sospensione, di contenimento della parola e dei gesti caratterizza il primo lungometraggio di Leonardo Guerra Seràgnoli, presentato alla scorsa edizione del Festival di Roma nella sezione Prospettive Italia. Madre (Rinko Kikuchi) e figlio, Naomi e Ken, vivono un percorso di faticoso riavvicinamento, dovuto, apprendiamo senza dovizie di particolari dalla sceneggiatura, a degli sciagurati comportamenti passati della donna, che, per tale motivo, potrà stare accanto al proprio bambino per soli quattro giorni, dopo di che non potrà più rivederlo per ben undici anni.
La particolarità del film, sceneggiato anche dalle celebre scrittrice Banana Yoshimoto, è che tutta l’azione si svolge su una lussuosa imbarcazione, sulla superficie della quale si muovono i personaggi, in un andirivieni che tesse una topologia della relazione madre/figlio, sempre in bilico, e in continuo stato di definizione. Degna di nota è in questo senso la performance della protagonista, convocata a rendere lo spettatore partecipe dei suoi vari stati emotivi, che si susseguono lentamente ma inesorabili, e la sua mimica facciale, la sua laconicità e lo stato di continuo trattenimento contrassegnano una recitazione calibrata al millimetro, considerando anche la freddezza e il minimalismo degli ambienti in cui si muove. E su questo sfondo bianco, come se fosse esso stesso uno schermo, prende corpo un rapporto che fatica a iniziare; Ken, a differenza dei suoi coetanei, è un bambino composto, assai giudizioso, molto più maturo dell’età che ha, e questi tratti del suo carattere rendono arduo il tentativo di contatto della madre. La vediamo mentre scivola tra gli ambienti, spesso ripresa in un gioco di specchi che ne sottolinea la duplice natura, ma tutto il suo animo spinge verso la gestazione di quel rapporto tanto anelato, e a un certo punto appare un’immagine che sembra indicarci l’inizio di qualcosa, non solo di natura emotiva, ma anche estetica: Ken si affaccia nell’oblò superiore che dà sulla stanza della madre, e un bagliore di luce fa riverberare la sua figura che si carica di una tensione tutta nuova, e finalmente, come nel Giudizio Universale di Michelangelo, assistiamo al primo, emozionate contatto fisico tra i due, all’inaugurazione del loro faticoso rapporto. Il carattere scontroso e arcigno di Naomi ritrova il respiro di quella accoglienza infinita che solo una madre può riservare al proprio figlio, scontrandosi con tutto ciò che vi si oppone.
Un’operazione interessante, dunque, quella di Last Summer che vede il coinvolgimento dell’autore di graphic novel IgorT per la sceneggiatura, della costumista premio Oscar Milena Canonero e della montatrice di Michael Haneke Monika Willi.
Pubblicato da Bolero e distribuito da CG Entertainment, il film è disponibile in dvd.