Mission: Impossible – Rogue Nation

Mission: Impossible – Rogue Nation è il quinto, e sempre imperdibile , film della serie “Mission: Impossible”. Interprete principale è Tom Cruise nei panni dell’agente della IMF Ethan Hunt con i colleghi protagonisti Jeremy Renner, Simon Pegg, Alec Baldwin, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Simon mcBurney, Sean Harris.

Diretto da Christopher McQuarrie, il film è prodotto dalla Skydance, ma anche dalla Cina e dall’India, e distribuito dalla Paramount Pictures negli USA e dalla Universal in Italia.

Come prepararsi a una serie di azioni mozzafiato condite da un sempre più divertente umorismo che consentono agli spettatori risate, per così dire, a scena aperta?

Meravigliosa la capacità del regista di resettare elementi estranei, eccessivi e violenti e rimanere sull’elegante filo della suspense, senza mai dimenticare che non si tratta di un thriller, o di un horror ma di una perfetta spy story. Un film intelligente e quindi per tutti.

Ma prima di tutto è la musica di Joe Kraemer; l’amato tema sonoro della serie, s’intreccia più volte sottilmente, e a vote impercettibilmente, con quello impareggiabile della Turandot. “Nessun dorma”, il noto brano citatissimo dell’opera di Puccini, fa capolino in molte scene marcando i momenti speciali della narrazione e sottolinea l’ottima direzione di Christopher McQuarrie.

Quando si va a vedere il quinto episodio di una serie, la paura sotterranea è comunque quella che la pellicola non sia all’altezza delle precedenti e che i nostri beneamati eroi subiscano un duro colpo determinato da sceneggiature insufficienti o da un’evidente mancanza di prestanza fisica: niente paura, questo in questo caso di Mission Impossible 5, non accade affatto. La pellicola scorre sui binari sicuri della coerenza della sceneggiatura, limpida e comprensibile, anche se non scontata, dell’ottima tenuta registica, fatta di contrappunti tra tensioni e ironia, della fotografia di ottima qualità e, ovviamente, delle personalità ben definite e ben interpretate dei personaggi.

Cruise appare appena un po’ invecchiato, con un sorriso forse un po’ amaro, ma sempre all’altezza del suo personaggio.  Anche se non assistiamo alla sua meravigliosa e classica “corsa a piedi” (nessuno corre con più stile di lui), questa viene supplita da una fantastica corsa in macchina e poi in moto nelle strade del Marocco. La sua figura di ultracinquantenne in piena forma si svela subito quando, ostaggio dei cattivi del famigerato Sindacato, mostra un addome perfettamente scolpito. Solo una sottile vena di tristezza e disillusione sembra aleggiare nel suo sguardo che forse non brilla più come una volta.  L’agente Hunt, in ogni caso, è impareggiabile! Dalle prime sequenze, attaccato a un aereo in volo, a quando si getta in un turbine d’acqua, emoziona e coinvolge come sempre. Inoltre, l’unica interprete femminile riempie particolarmente lo schermo con la sua innata classe ed eleganza, alla Lea Massari prima maniera. Il suo sguardo intenso e intelligente e la sua indubbia bellezza, che non ha bisogno di artifici da bellona di turno, conquistano in un attimo. Rebecca Ferguson è una vera protagonista e un’attrice d’indubbie qualità interpretative che, alla pari di Cruise, si divide l’attenzione degli spettatori. Amica e nemica, sempre sul filo dell’incertezza; non ha bisogno di essere ambigua o sensuale perché la sua stessa figura esprime tutte le sensazioni ed emozioni. Nulla di costruito dunque, sia in lei che negli altri ottimi protagonisti tra cui l’impareggiabile Jeremy Renner la cui figura di spalla, fatta d’innocenza e coraggio, non è scontata come si potrebbe pensare, ma si ridisegna invece un ruolo di primo piano di grande qualità.

Un film divertente e dal cast perfetto, da vedere e da godere sequenza su sequenza.

Alessandra Cesselon