50+1 Mostra del nuovo cinema di Pesaro – Così (non) parlò Nahal: “A Minor Leap Down” apre il Concorso

Esordisce oggi il Concorso Pesaro Nuovo Cinema dell’edizione 50+1 che vede in competizione sei film realizzati da registi alla loro opera prima o seconda. Una giuria capitanata da Francesca Neri e composta per la prima volta da studenti universitari e di scuole di cinema assegnerà il Premio Lino Miccichè. Il Concorso si è aperto con A Minor Leap Down (Paridan Az Ertefa Kam), opera prima del regista iraniano Hamed Rajabi conosciuto nei circuiti internazionali oltre che per alcuni riusciti cortometraggi, anche per le sceneggiature di Rainy Seasons (2010) e Parviz (2012), selezionati in numerosi festival. Con il suo esordio Rajabi si colloca nella scia della produzione iraniana degli ultimi anni che ha in Ashgar Farhadi (Una separazione) il suo rappresentante di punta e che ha trovato nei pregiudizi e nelle problematiche sociali legate alla classe media del paese il suo principale punto d’interesse.

A Minor Leap Down racconta il mondo di Nahal, una donna che scopre, al quarto mese di gravidanza, che il bambino che porta in grembo è morto e dovrà sottoporsi a un aborto entro due giorni. La donna, in una sorta di rivolta tutta interiore, decide però di non raccontare il fatto né al marito, né alla propria famiglia, ognuno di loro è infatti troppo concentrato su se stesso e sui propri piccoli problemi per prendersi a cuore la salute della donna che inizierà a comportarsi in maniera sempre più illogica dal loro punto di vista.

Sorretto dalla splendida interpretazione di Negar Javaherian nei panni di Nahal, A Minor Leap Down mostra tutto il talento di Rajabi nella scrittura di scene fortemente significative che mettono in mostra le principali contraddizioni della società iraniana, grazie anche a un attento lavoro sul sonoro e a una regia di stampo naturalistico.