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Film da Vedere

Mediterraneo: il premio Oscar di Gabriele Salvatores

Mediterraneo è un film del 1991, diretto da Gabriele Salvatores, con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli e Giuseppe Cederna. La pellicola ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero

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Mediterraneo è un film del 1991, diretto da Gabriele Salvatores, con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli e Giuseppe Cederna.

Mediterraneo: un film da Oscar

La pellicola ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero.

Con il lungometraggio Mediterraneo, premiato agli Academy Awards nel 1992 come miglior film straniero, si conclude la cosiddetta “trilogia della fuga”, composta da Marrakech Express del 1989 e da Turné del 1990, ovvero il trittico di film diretti da Salvatores dedicati alla poetica della fuga verso una nuova forma di interiorità, di individualità, di impegno non condizionato da fattori ideologici, da miti collettivi, da figure guida carismatiche ma corruttibili.

Il film è accompagnato dalla citazione di una frase di Henri Laborit («In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare») e si chiude con una didascalia significativa ed emblematica: «Dedicato a tutti quelli che stanno scappando».

Cos’è Mediterraneo

Mediterraneo è un film generazionale, ovvero un’opera che identifica, esprime e incarna la riflessione storica di una determinata generazione. La generazione alla quale il regista appartiene e alla quale si rivolge è quella che agli inizi degli anni novanta si ritrova orfana di un impegno politico «in bilico tra una utopia che sfuma e un realismo che incombe.

Il film è stato commercializzato in Italia e negli Stati Uniti in due diverse versioni che differiscono tra loro per la durata complessiva. La versione per il mercato americano infatti, diffusa successivamente anche in Italia attraverso i formati VHS e DVD, risulta essere più breve di 11 minuti. I tagli, come riferisce lo stesso Salvatores nell’intervista allegata alla versione DVD, edita dalla Cecchi Gori Home Video nel 2006, furono effettuati dalla stessa Miramax (la società di distribuzione che aveva acquistato i diritti del film per il mercato americano) in completa autonomia e sostanzialmente contro il parere del regista.

Nel film i soldati cantano l’Inno di Mameli, cosa molto improbabile visto che a quel tempo l’inno ufficiale dell’Italia era la Marcia Reale e che in pieno fascismo l’Inno di Mameli era caduto un po’ nel dimenticatoio generale. Il variegato reparto risulta formato da alpini e fanti, ma nelle isole Egee non furono impiegati reparti alpini.

L’isola di Castelrosso, come tutte le isole del Dodecaneso (seppur con qualche differenza temporale), allo scoppio delle ostilità faceva parte delle isole italiane dell’Egeo già da quasi un trentennio: non si poteva quindi definire un’isola greca.

A differenza di ciò che dice il pope, Castelrosso fu uno dei pochissimi territori italiani a non essere mai occupato dai tedeschi. A parte infatti una incursione inglese del 1941, rimase in mani italiane sino a dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, in seguito al quale fu pacificamente ceduto agli inglesi.

I premi del film

  • 1992 – Premio Oscar
    Miglior film straniero (Italia)
  • 1991 – David di Donatello
    Miglior film a Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori e Gianni Minervini
    Miglior montaggio a Nino Baragli
    Miglior sonoro a Tiziano Crotti
    Nomination Miglior regia a Gabriele Salvatores
    Nomination Miglior sceneggiatura a Enzo Monteleone
    Nomination Migliore produttore a Mario e Vittorio Cecchi Gori e Gianni Minervini
    Nomination Migliore attore protagonista a Diego Abatantuono
    Nomination Migliore attrice non protagonista a Vanna Barba
    Nomination Migliore attore non protagonista a Giuseppe Cederna
    Nomination Miglior fotografia a Italo Petriccione
    Nomination Migliore colonna sonora a Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani
    Nomination Migliori costumi a Francesco Panni
  • 1992 – Nastri d’argento
    Regista del miglior film a Gabriele Salvatores
    Nomination Migliore produttore a Mario e Vittorio Cecchi Gori e Gianni Minervini
    Nomination Miglior soggetto a Enzo Monteleone
    Nomination Miglior sceneggiatura a Enzo Monteleone
    Nomination Migliore attore protagonista a Diego Abatantuono
    Nomination Migliore attore non protagonista a Giuseppe Cederna
  • 1991 – Globo d’oro
    Miglior musica a Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani
    Nomination Miglior film a Gabriele Salvatores, Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori e Gianni Minervini

  • Anno: 1991
  • Durata: 96'
  • Distribuzione: Penta Film
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Gabriele Salvatores

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