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The Lazarus Effect

Un horror deludente ed evitabile, che non riesce a dare nulla in più rispetto a tanta filmografia sul genere, se non un profondo senso di confusione e vacuità

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Arriva nelle sale dal 21 Maggio The Lazarus Effect del regista statunitense David Gelb

Sinossi: un team di medici ricercatori, guidato da Frank Walton e la sua compagna Zoe, sta lavorando al progetto Lazarus, uno studio per migliorare l’attività celebrale dei pazienti in coma. I primi test fatti su una cavia canina mostrano però risultati al di sopra di ogni aspettativa: il siero sperimentale messo a punto sembra addirittura capace di riportare in vita i defunti. Gli esiti della ricerca arrivano alla direttrice dell’università, che, interessata alle attività del gruppo, sospende e confisca quanto fatto finora del progetto. Frank e Zoe, insieme ai loro assistenti, non si danno per vinti e decidono allora di ricreare l’esperimento per recuperarne i risultati, ma, durante il nuovo test, Zoe perde la vita in un fatale incidente. Frank, preso dalla disperazione e nonostante i contrasti con i colleghi, decide di testare sulla compagna il siero, che apparentemente sembra aver successo: Zoe si risveglia, ma c’è qualcosa che non va in lei.

Recensione: il ritorno dalla morte è un tema col quale l’horror si è da sempre confrontato con risultati particolarmente proficui: dal capostipite indiscusso, il Frankenstein di Mary Shelley, tanto la letteratura quanto il cinema hanno trovato terreno fertile per le più svariate variazioni sul tema, basti pensare al racconto di William Wymark Jacobs The Monkey’s Paw, che ha ispirato il Pet Sematary di Stephen King, poi portato al cinema da Mary Lambert nel 1983, oppure al più recente Flatiners del 1990 diretto da Joel Schumacher.

Il regista statunitense David Gelb col suo The Lazarus Effect decide quindi di percorrere strade già battute, ma le premesse iniziali su un approccio modernista all’argomento tra etica, religione e tecnologia lasciavano ben sperare in qualcosa di nuovo. La prima parte del film è  infatti ben costruita, con particolare attenzione al realismo della messa in scena e agli spunti di riflessione su cui dialogano i protagonisti. Tutto però si perde in una seconda parte confusa e sconclusionata, dove le considerazioni sulla dicotomia scienza-religione e il passato traumatico di Zoe, che inizialmente sembrava garantire una linea narrativa interessante da approfondire, si esauriscono in mere divagazioni senza un minimo di accuratezza o profondità. Altro grande difetto della pellicola è quello di gettare la storia in un finale, tra l’orrorifico e l’occulto, insensato e totalmente slegato da quanto raccontato in precedenza, che anche lo spettatore meno accorto non riuscirebbe a digerire. Insomma un horror deludente ed evitabile, che non riesce a dare nulla in più rispetto a tanta filmografia sul genere, se non un profondo senso di confusione e vacuità.

Domiziana Ferrari

  • Anno: 2015
  • Durata: 83'
  • Distribuzione: Notorious
  • Genere: Thriller
  • Nazionalita: USA
  • Regia: David Gelb
  • Data di uscita: 21-May-2015

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