La competizione internazionale del RIFF, che si svolge a Roma dal 7 al 15 Maggio, è stata inaugurata dal grintoso film d’apertura A blast (2014, traducibile letteralmente con “esplosione”), nel centralissimo cinema The Space di Piazza della Repubblica.
Già conosciuto per aver presentato Homeland (2011) alla Settimana della Critica della 67ma Biennale di Venezia, il regista Syllas Tzoumerkas ha spiegato al pubblico di aver voluto “raccontare come una persona può arrivare razionalmente a prendere decisioni del tutto inaspettate fino a cambiare vita. Una storia che può accadere ovunque in Europa, anche in Italia. Ma le azioni-reazioni della protagonista acquistano carattere d’urgenza per il fatto che il film è ambientato nella Grecia odierna”.
A blast si apre con una strada tortuosa che corre nel buio: è la soggettiva di Maria (interpretata da un’esponente quarantenne dell’avanguardia teatrale e cinematografica greca, Angeliki Papoulia, che mostra di avere piena padronanza espressiva del proprio volto e del proprio corpo), alla guida di un’automobile lanciata verso l’ignoto, dopo aver rifiutato di continuare a vivere un’esistenza che definisce “vana”, “ridicola”. La sceneggiatura è incentrata sulla donna e il suo nucleo familiare alle prese con l’oneroso fallimento di un negozio, ma il precipitare verso la paura, la rabbia e la prevaricazione del prossimo sono evidenti conseguenze di un contesto socio-politico che fomenta il panico: la crisi finanziaria, la mancanza di prospettive, il rischio di deriva fascista sono tutti elementi che restano sullo sfondo come nella cinematografia del regista cileno Pablo Larraìn, eppure rappresentano la vera causa-effetto del nervoso intrico. Mentre i mass-media paragonano la Grecia a una nave che affonda, Maria si tormenta nel desiderio del suo uomo (interpretato da Vassilis Doganis), arruolato nella Marina di Stato e sempre lontano da casa. Mentre un’intera generazione eredita il debito causato dagli errori della generazione precedente, la madre invalida e il padre anziano di Maria assistono alla rovina della famiglia che rischia di ripercuotersi con violenza sugli innocenti ultimi nati.
Beneficiario del contributo Eurimages, A blast è una coproduzione a cui hanno partecipato vari paesi europei: “Un evidente segno di solidarietà alla Grecia” ha detto il co-produttore italiano Mario Mazzarotto, anche lui presente alla proiezione.