Gli abbracci spezzati (Los abrazos rotos) è un film del 2009 scritto e diretto da Pedro Almodóvar.
Un uomo scrive, vive e ama nell’oscurità. 14 anni prima è stato vittima di un terribile incidente di macchina sull’isola di Lanzarote che non solo gli ha portato via la vista ma anche Lena, la donna della sua vita. Quest’uomo ha due nomi: Harry Caine, pseudonimo con il quale firma le sue opere letterarie, i suoi racconti e le sue sceneggiature, e Matteo Blanco, il suo vero nome, con il quale vive e firma la regia dei suoi film. Dopo l’incidente, Matteo Blanco si trasforma definitivamente nel suo pseudonimo Harry Caine. Visto che non può più dirigere i suoi film, preferisce sopravvivere con l’idea che Matteo Blanco è morto con la sua amata Lena in quell’incidente. Ormai Harry caine vive grazie alle sceneggiature che scrive con l’aiuto della sua fedele direttrice di produzione, Judit García, e del figlio di quest’ultima, Diego.Da quando è diventato cieco Harry ha sviluppato tutti gli altri sensi, non ultimo quello dell’ironia, e si è imposto un’amnesia volontaria che gli permette di continuare a godere della vita. Ha cancellato dalla sua biografia tutto quello che gli è accaduta 14 anni prima. Non ne parla più, e il resto del mondo ha dimenticato in fretta Matteo Blanco e lui è l’ultimo a volerlo resuscitare. Ma una notte Diego ha un incidente e Harry decide di occuparsi di lui. Durante le lunghe notti di veglia , comincia a raccontargli la sua storia per distrarlo, così come un padre racconterebbe una favola al figlio per farlo addormentare.
Ad ispirare il titolo del film è Viaggio in Italia di Roberto Rossellini. Per l’esattezza si riferisce alla sequenza del ritrovamento negli scavi archeologici di Pompei di due corpi abbracciati colti dalla lava, vista da Lena e Mateo (Penélope Cruz e Lluís Homar) in un momento d’intimità.
Le riprese si sono svolte tra il 26 maggio e il 5 settembre 2008 a Madrid e alle isole Canarie.
Il film è uscito nelle sale spagnole il 18 marzo 2009, a maggio ha partecipato in concorso al 62º Festival di Cannes, in Italia è uscito il 13 novembre dello stesso anno. Il film intitolato Chicas y maletas (Ragazze e valigie) che i protagonisti stanno girando è una sorta di parodia di Donne sull’orlo di una crisi di nervi del 1988. Per Pedro Almodóvar si tratta quindi di un’auto-citazione.
Alberto Crespi sull’Unità scrive:
« Gli abbracci spezzati è un melodramma sui meccanismi del potere nel mondo del cinema, una storia che negli anni ’50 sarebbe piaciuta a Billy Wilder o a Vincente Minnelli, detto in soldoni il film non emoziona, resta la maestria e la bravura di Penelope Cruz. »
Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera scrive:
« Da qualche film a questa parte Almodóvar ha abbandonato la componente più folcloristica del suo mondo per affrontare i nodi centrali del suo universo creativo, dove il cinema (nei modi dei suoi due generi preferiti, melodramma e noir) si incarica di dare forme alle passioni che lo hanno sempre infiammato, l’amore con tutte le sue pene e le sue gioie, la voglia di vivere nonostante i dolori e le delusioni, la forza del desiderio. Raccontate probabilmente con minor goliardia ma con maggior intensità e maturità. »
Il film in patria ha incassato 4.141.633 euro, in Italia 3.556.718 euro, negli Stati Uniti 4.870.535 dollari.