Sinossi: Elena si ritrova intrappolata nella sua macchina, a sua volta chiusa in un garage, dal quale non c’è via d’uscita: non ricorda come è arrivata lì, né tantomeno il perché. Il motore dell’auto è accesso, senza possibilità di essere spento, lasciandole così poco tempo per salvarsi dal soffocamento. Un telefono cellulare è l’unico modo che ha per comunicare con l’esterno e soprattutto col suo carnefice, un uomo misterioso che sembra conoscere tutto di lei, dal suo losco passato al suo bene più prezioso, la figlia Vanessa.
Recensione: Dopo anni come aiuto regista, a fianco di Luigi Comencini, Francesca Archibugi e Neri Parenti, Giacomo Lesina debutta alla regia con un interessante film di genere, In the Box, girato in inglese e appetibile per il mercato internazionale. La storia è ben costruita, nonostante qualche pecca e ingenuità, recuperando gli schemi narrativi di più famose pellicole, prese come riferimento: il passato che ritorna come in Old Boy del 2003 di Park Chan Wook oppure il sadico giustiziere che mette alla prova le sue vittime come nella fortunata serie di Saw – L’enigmista iniziata da James Wan nel 2004. Buoni montaggio e regia che riescono a movimentare le azioni della protagonista, altrimenti costrette nella staticità claustrofobica della scena e da segnalare anche l’interpretazione di Antonia Liskova, che dà una valida prova attoriale, anche se penalizzata da dialoghi a volte un po’ stucchevoli, ma in particolare dal doppiaggio italiano. Una buona opera prima per Lesina insomma, che va incoraggiato soprattutto per il merito di essersi cimentato con un cinema in Italia poco frequentato e forse un po’ sottovalutato.
Domiziana Ferrari
Anno: 2014
Durata: 81'
Distribuzione: Cinecittà Luce
Genere: Thriller
Nazionalita: Italia
Regia: Giacomo Lesina
Data di uscita: 23-April-2015
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