Il film ha vinto il Leone Nero al Courmayeur Noir In Festival, e per la sua capacità di tenere sempre desta la soglia di attenzione dello spettatore, continuamente stimolato dal crescente livello di tensione, si preannuncia come un possibile competitore nella guerra degli incassi al botteghino
Sinossi: Il capitano di sommergibili Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società di recupero relitti. Robinson decide di riscattarsi con un’impresa straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. A bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco addestrato, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà ancora piu’ pericolosa del previsto.
Recensione: Kevin Macdonald dopo il bel L’ultimo re di Scozia che si aggiudicò il premio oscar come miglior film straniero torna con un lungometraggio molto diverso, dove in fase di scrittura si è divertito a cavalcare il genere dei film di sottomarini con tutto l’impianto drammatico e di tensione che tale scelta comporta.
Black seavede schierarsi due umanità antagoniste, quella degli sfruttati, che chiaramente nel film troviamo a doversi destreggiare nelle profondità del mare, e quella degli sfruttatori, nella fattispecie la corporation che all’inizio della storia licenzia il protagonista Robinson (Jude Law), abile capitano di sommergibili.
L’impresa che questi uomini vogliono realizzare – recuperare un carico tedesco di oro che dal 1941 giace nel Mar Nero – costituisce l’unica possibilità di riscatto, di compiere quella piccola rivoluzione che gli consentirebbe di riaprire le possibilità delle proprie vite che, nel momento in cui si trovano, stanno – è proprio il caso di dire – andando a fondo. Nelle peripezie che il sottomarino affronta durante il tragitto vediamo i protagonisti scontrarsi tra di loro, messi duramente alla prova dall’esperienza estrema che stanno vivendo. Emergono gli istinti ferini, e ciò che avrebbe dovuto unire i vari personaggi per la realizzazione di un’impresa comune diviene una lotta senza sosta di tutti contro tutti. Particolarmente riuscite le sequenze in cui vediamo alcuni dei passeggeri del sommergibile uscire nelle profondità del mare per recuperare le tonnellate di lingotti d’oro, custodite da più di sessant’anni in un decrepito piroscafo tedesco risalente ai tempi della seconda guerra mondiale. Pur di riportare a casa il cospicuo tesoro, si mette pesantemente a rischio la possibilità di rimanere in vita nel sommergibile gravemente danneggiato. Jude Law interpreta egregiamente il ruolo del duro capitano che comanda tutta la ciurma, e il regista si destreggia assai bene nel rendere la crescente tensione che intercorre tra i diversi personaggi. L’esito, che chiaramente non sveliamo, si carica di un anelito di speranza, fornendo, quindi, una risoluzione equa alla dura prova cui sono stati sottoposti i membri dell’equipaggio del sommergibile.
Il film ha vinto il Leone Nero al Courmayeur Noir In Festival, e per la sua capacità di tenere sempre desta la soglia di attenzione dello spettatore, continuamente stimolato dal crescente livello di tensione, si preannuncia come un possibile competitore nella guerra degli incassi al botteghino.
Insomma, non male.
Luca Biscontini
Anno: 2014
Durata: 115'
Distribuzione: Notorious
Genere: Avventura
Nazionalita: UK
Regia: Kevin Macdonald
Data di uscita: 16-April-2015
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