Pochi conoscono in Italia il suo nome, ma sicuramente è tra i migliori documentaristi che in questo momento la cinematografia italiana può vantare.
Raffaele Manco, classe 1982, napoletano di nascita, ma romano d’adozione.
Da pochi giorni il suo documentario
H24-Poliziotti allo specchio, sta iniziando a farsi strada nel tortuoso mondo distributivo del nostro collassato sistema di diffusione del cinema inteso come arte ed indagine socio-politica.
Il suo film è stato proiettato per la prima volta a Roma nella prestigiosa sala dell’Anica soltanto alcune settimane fa ed ha ottenuto un enorme successo, facendo esaltare molti e preoccupare altri.
Sì perché l’indole del giovane regista Raffaele Manco è quella di uno spirito libero, del quale tanto si sente la mancanza in questo momento in Italia. Dal documentario del filmaker partenopeo emerge una sopraffina cultura cinematografica, ma anche una lucida consapevolezza dei temi scottanti che mette in gioco nel suo film.
Ma cos’è H24-Poliziotti allo specchio?
Il documentario H24-Poliziotti allo specchio, raccoglie le testimonianze di cinque uomini, di cui tre a volto coperto, che operano nelle diverse forze di polizia, carabinieri ed altri corpi non dichiarati per motivi di sicurezza.
E’ un ritratto umano di chi opera dietro la divisa e che affronta quotidianamente il peso e le scelte della politica, delle gerarchie, dell’opinione pubblica, delle bombe carta, il mobbing, il carrierismo, i suicidi, i propri diritti calpestati dalle stesse istituzioni che dovrebbero invece garantirli e tutelarli quei diritti.
Lontani da ogni forma di strumentalizzazione o faziosità politica, raccontano il proprio lavoro e la loro condizione di solitudine che va man mano aumentando quando la stessa società li giudica come strumenti del potere o li identifica come criminali legalizzati a causa delle azioni violente di pochi.
Le confessioni di questi personaggi diventano anche un momento di riflessione sull’Italia, su un paese spaccato e che non comunica più. Un documentario che vuole capire prima di entrare nei territori della condanna, della speculazione politica e di chi non vuole ascoltare. Perché, come dicono gli stessi protagonisti, è come in un film dove bisogna vedere l’inizio e la fine prima di giudicare.
H24-Poliziotti allo specchio è stato selezionato al Lecce FilmFest 2014-Cinema Invisibile ricevendo una Menzione Speciale.