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Trento Film Festival

63° Trento Film Festival: per conoscere la montagna di ieri e riflettere su quella di domani

Quella di quest’anno (30 aprile / 10 maggio) sarà un’edizione del Trento Film Festival ricca di novità: per i numeri in crescita della manifestazione; per la dimensione sempre più internazionale della rassegna, con film provenienti da tutte le parti del mondo; per l’alta qualità cinematografica delle opere in programmazione, in particolare per i film d’alpinismo

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Quella di quest’anno sarà un’edizione del Trento Film Festival ricca di novità: per i numeri in crescita della manifestazione; per la dimensione sempre più internazionale della rassegna, con film provenienti da tutte le parti del mondo; per l’alta qualità cinematografica delle opere in programmazione, in particolare per i film d’alpinismo.

115 film tra lunghi e corti, programmati e replicati durante 8 giorni, in un programma che si dipana su quatto sale, per un totale di oltre 110 proiezioni.

In apertura e chiusura della manifestazione due opere appena tornate al loro originale splendore: rispettivamente il film muto Maciste alpino di Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto accompagnato dal vivo dal jazzista Raffaele Casarano e Vertigine bianca di Giorgio Ferroni, documentario ufficiale dei Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo del 1956, il cui recupero fa parte del prestigioso progetto del Cio (Comitato internazionale olimpico) di restauro di tutti i film olimpici ufficiali.

Tra le proiezioni: l’anteprima italiana di Forza Maggiore di Ruben Östlund, presentato in collaborazione con Teodora Film alla vigilia della distribuzione italiana; lo spettacolare Valley Uprising di Nick Rosen. In concorso i documentari italiani Alberi che camminano di Matteo Colombi, Ninì di Gigi Giustiniani e, per i cortometraggi, Eyelid di Francesco Mattuzzi e Renato Rinaldi.

Ricco di proposte anche il programma delle serate d’alpinismo, delle mostre e della rassegna MontagnaLibri che, ripercorrendo da prospettive diverse anniversari importanti come i 150 anni dalla prima salita alla vetta del Cervino, raccontano la montagna di ieri, per capire quella di oggi e riflettere su quella di domani.

Attenzione della rassegna, anche di fronte ai grandi temi affrontati dall’Expo di Milano, al rapporto dell’uomo con la natura, della quale la montagna diventa sempre più spesso sfondo e specchio dei problemi che affliggono l’umanità, dagli sconvolgimenti climatici, alle guerre di trincea che si continuano a combattere in montagna in diverse parti del mondo, dalla condizione sociale delle donne, a quella dei migranti, dalla povertà di molte popolazioni delle terre alte, alla crisi economica che ha modificato gli stili di vita dei paesi più ricchi.

L’India, con le sue straordinarie bellezze e le incredibili contraddizioni, paese “ospite” della rassegna nella sezione “Destinazione…”.

Particolare attenzione anche al pubblico più giovane con una serie d’iniziative, nell’ambito del “Parco dei mestieri”, pensate per le scuole e le famiglie.

Il 10 maggio, al “Messner Mountain Museum” Firmian a Bolzano, la quarta edizione del forum internazionale “QuoCLIMBis?”

Davvero ricco il programma di quest’anno del Trento Film Festival che, oltre alla programmazione cinematografica proporrà incontri alpinistici, mostre, spettacoli, la rassegna internazionale dell’editoria di montagna. Un calendario fitto e variegato di iniziative che avrà come filo conduttore il racconto del rapporto con la natura, la montagna, di come l’uomo si è approcciato ad essa, iniziando dalla storia della conquista del Cervino (di cui ricorre quest’anno il 150° anniversario della prima scalata) e della Grande Guerra e di come continua a farlo oggi e come lo farà domani.

In questo racconto che parte dalla storia per arrivare all’oggi saranno protagonisti, tra serate alpinistiche e incontri letterari, grandi nomi dell’alpinismo, come Reinhold Messner, Hervé Barmasse, Armando Aste, Elio Orlandi, Simon Yates, Mauro Corona, Nives Meroi, Cesare Maestri, ma anche celebri scrittori, come l’esploratore e geografo Franco Michieli, il giornalista e viaggiatore Paolo Paci, Arno Camenisch, Francesca Melandri, Giacomo Sartori, Antonio Bortoluzzi, Brando Quilici, Enrico Brizzi,molti dei quali presenteranno in anteprima italiana le loro opere nell’ambito della rassegna MontagnaLibri.

Un festival che permetterà, inoltre, di “viaggiare” in tutto il mondo, attraverso un itinerario che inizierà con la prima serata-evento (30 aprile, alle 21, Teatro Sociale) con protagonista il giornalista e scrittore Beppe Severgnini e che continuerà fino all’India, paese ospite della rassegna e che, in altrettante serate evento, vedrà tra gli ospiti d’eccezione di questo grande Paese, ricco di bellezze, arretratezze e contraddizioni, il giornalista e scrittore Federico Rampini (6 maggio, alle 21, Sala della Cooperazione)el’attore, scrittore e alpinista Giuseppe Cederna (5 maggio, alle 21, Teatro Sociale).

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