“Tratto da una storia che potrebbe essere vera” arriva in sala Ameluk, opera prima di Mimmo Mancini
Sinossi: è Venerdì Santo e a Mariotto tutto è pronto per la consueta rappresentazione della Via Crucis, ma l’interprete di Gesù, il parrucchiere Michele, si ferisce involontariamente con la corona di spine. Alla disperata ricerca di un sostituto, il parroco di paese chiede al volenteroso tecnico delle luci Jusef di vestire i panni del Cristo, se non fosse per un particolare: Jusef è mussulmano. Tuttavia il ragazzo, di buon cuore, accetta lo stesso, finendo però in pasto al più cieco bigottismo della provincia, indispettita dal suo Cristo mussulmano.
Recensione: Mimmo Mancini, attore di teatro e autore di piccoli cortometraggi, debutta alla regia col suo primo lungometraggio di finzione dal titolo Ameluk, con la bonaria intenzione di voler ricreare un grottesco microcosmo in cui le faziosità della politica regionale, le ipocrisie religiose delle menti poco aperte e gli isterismi dell’opinione pubblica la fanno da padroni.
A reggere la trama un nutrito gruppo di caricaturali e stravaganti personaggi che si inseriscono tra i vari siparietti tragicomici del protagonista Jusef. Ma, nonostante le buone intenzioni, molte delle interpretazioni risultano acerbe e poco convincenti, fatta eccezione per quella di Mancini stesso: i panni del candidato sindaco, il fanfarone e meschino Mezzasoma, gli calzano a pennello.
Una maggiore attenzione per gli snodi narrativi e per le scene comiche, a volte eccessive e stucchevoli, avrebbe di sicuro migliorato il melodramma farsesco di Mancini, che risulta comunque nel complesso un esordio più che sufficiente.
Domiziana Ferrari
Anno: 2015
Durata: 98'
Distribuzione: Flavia Entertainment
Genere: Commedia
Nazionalita: Italia
Regia: Mimmo Mancini
Data di uscita: 09-April-2015
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