Il Mediterraneo ribolle e i mutamenti geopolitici che si vanno determinando richiedono un’Europa vicina ai popoli della sponda Sud, offrendo riconoscimento e forza al mondo arabo che respinge l’avanzata dell’Isis e di ogni forma di estremismo religioso e politico. In tal senso il MedFilm, che opera da 21 anni nell’area mediterranea e mediorientale, prosegue con accresciuta forza e convinzione il lavoro di scambio e conoscenza tra i paesi delle due sponde, attraverso attività di internazionalizzazione che, nel corso del 2015, porteranno il festival in Marocco (Tétouan, Rabat) e in Tunisia (Tunisi).
In attesa della prossima edizione, che quest’anno tornerà alle sue date storiche: 6 / 13 novembre, MedFilm riprende il cammino verso Sud partecipando, per il 7° anno consecutivo, al Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan, con una bella e significativa selezione di cinema italiano.
Giunto come il MedFilmfestival alla 21°edizione, il Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan che si svolgerà dal 28 marzo al 4 aprile, è tra le più importanti e vitali manifestazioni di cinema del Maghreb. Sapientemente guidato dallo storico direttore artistico Ahmed Elhousni, il festival è dedicato esclusivamente alla promozione del cinema mediterraneo ed è realizzato sotto l’egida del Presidente della Fondazione Città di Tétouan, Nabil Benabdallah, attuale Ministro per l’Ambiente e delle Municipalità del governo marocchino. La promozione del cinema italiano in Marocco, si inserisce nel quadro del Protocollo di Intenti siglato nel 2009 tra il Presidente del MedFilmfestival Ginella Vocca e il Segretario Generale del Ministero della Comunicazione marocchino Belardi Redouane, finalizzato a rafforzare le relazioni culturali e commerciali tra i due paesi.
> IN CONCORSO
Il MedFilm ha selezionato per l’evento marocchino alcuni tra migliori film italiani della stagione cinematografica 2014. Partecipano infatti al Concorso Ufficiale: Il giovane favoloso di Mario Martone e I nostri ragazzi di Ivano De Matteo.
Il primo, presentato in competizione al Festival di Venezia e accolto con entusiasmo dal pubblico italiano, racconta la vita di Giacomo Leopardi. Una storia potente e delicata in cui la vita e le opere del poeta di Recanati si fanno materia viva e incandescente che arde di amore per il mondo. «Affrontare la vita di Leopardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca nelle sue varie forme, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Dopo Noi credevamo, ho voluto insistere con questo film nel tentativo di riportare alla luce pezzi del nostro passato a mio avviso preziosi per il presente, ma questa volta non si tratta di un film storico. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema» (Mario Martone).
Sempre in concorso troviamo I Nostri ragazzi di Ivano De Matteo. Presentato alle Giornate degli Autori e fresco vincitore del Premio del Pubblico al Festival International du film d’amour de Mons, il film rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di radiografia della borghesia italiana che il regista sta portando avanti da 6 anni. «Sono sempre stato affascinato dalle famiglie intese come riproduzioni in miniatura della società che le circonda. Io vengo da una di queste. Una famiglia numerosa che mi ha sedotto con le sue grandi contraddizioni. Con La bella gente e poi con Gli equilibristi, ho voluto indagare su ciò che accade quando un elemento esterno incrina la vita tranquilla e sicura di un normalissimo e, almeno apparentemente, nucleo felice. Con i nostri ragazzi invece volevo andare oltre, tentare di mostrare cosa accade quando l’esplosione parte direttamente dal nucleo stesso» (Ivano De Matteo).
Nel Concorso Documentari troviamo Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, importante esperimento ibrido doc/politico, nel segno della solidarietà e della vicinanza tra i popoli mediterranei, che accompagna la fuga verso la Svezia di cinque clandestini palestinesi e siriani, sbarcati a Lampedusa.
Per il Concorso Cortometraggi spiccano i pluripremiati ReCuiem di Valentina Carnelutti, che ruota attorno ad un microcosmo familiare sconvolto dal lutto materno, e Stella Maris di Giacomo Abbruzzese, ambientato in un piccolo villaggio sulle sponde del Mediterraneo, nel giorno della processione della Madonna Stella Maris.
>EVENTI SPECIALI
Ai film in concorso si aggiungono, nella sezione Séances Spèciales, due opere belle e importanti che in modo diverso, coniugando in modo mirabile impegno ed intrattenimento, raccontano la presenza pervasiva delle “mafie” nei territori: Anime nere di Francesco Munzi e La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto.
Il primo, ambientato ad Africo, piccolo paese dell’Aspromonte, mette in scena la storia di una famiglia criminale calabrese che, come in una tragedia greca, è condannata al sangue e alla morte. «Sono arrivato in Calabria carico di pregiudizi e paure. Ho scoperto una realtà molto complessa e variegata. Ho visto la diffidenza trasformarsi in curiosità e le case aprirsi a noi. Ho mescolato i miei attori con gli africesi, che hanno recitato e lavorato con la troupe. Senza di loro questo film sarebbe stato più povero. Africo ha avuto una storia di criminalità molto dura che però può aiutare a comprendere tante cose del nostro paese. Da Africo si può vedere meglio l’Italia» (Francesco Munzi).
La mafia uccide solo d’estate, opera d’esordio del conduttore e autore televisivo Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, propone lo stesso tema con un registro più lieve, attraverso l’educazione sentimentale e civile di un bambino che cresce a Palermo negli anni di Vito Ciancimino. «Un giorno mi sono fermato e mi sono guardato indietro. E lì, è nata la domanda: ma com’è possibile che a Palermo la mafia entrasse così prepotentemente nella vita delle persone e che in pochi dicessero qualcosa?» (Pierfrancesco Diliberto)
>LA GIURIA
Giona A. Nazzaro, giornalista, scrittore e critico cinematografico, sarà Membro della Giuria del Concorso Ufficiale della 21° edizione del Festival di Tétouan. Tra le sue pubblicazioni: Action! Forme di un transgenere cinematografico (menzione speciale al Premio Barbaro/Filmcritica); A Mon Dragone c’è il diavolo; Il conflitto delle idee – Al cinema con MicroMega. Ha scritto, insieme ad Andrea Tagliacozzo, Il cinema di Hong Kong: spade, kung-fu, pistole e fantasmi, John Woo – La nuova leggenda del cinema d’azione e Il dizionario del cinema di Hong Kong. È inoltre autore di saggi dedicati al mondo della musica, ha curato libri su Abel Ferrara, Spike Lee e Gus Van Sant. Collabora con Il manifesto e con prestigiose riviste tra cui MicroMega, Filmcritica, Filmtv, Nocturno. Già programmer del Festival di Roma e del Festival di Torino, attualmente fa parte del comitato di selezione del Festival Visions du Réel di Nyon e del Festival dei Popoli di Firenze. É inoltre direttore artistico del Gender DocuFilm Festival.
>INCONTRI DI APPROFONDIMENTO
L’1 e il 3 aprile, sempre nell’ambito della XXI edizione del Festival di Tétouan, si terranno i convegni: Cinéma et Médias Audiovisuels, che rifletterà sulle nuove tecnologie connesse al futuro dell’audiovisivo, e Cinéma, Cité et Environnement, sull’importante tema dell’educazione allo sviluppo eco-sostenibile e al rispetto dell’ambiente attraverso il cinema. L’incontro su cinema e ambiente riunirà registi e professionisti del settore esperti in materia, tra i quali: Jorge Urruita (Spagna), Mounatassir Abdelwahid (Marocco), Farid Zahi (Marocco), e Jilles Coudert (Francia). In rappresentanza dell’Italia interverrà Luciano Sovena, Presidente di Roma Lazio Film Commission. Presiederà l’incontro Nabil Benabdellah, Presidente della Fondazione Città di Tétouan e Ministro dell’ambiente e delle municipalità del Marocco.
Progetto “Torno subito” a Rabat
Da sempre impegnato a mantenere vivi i rapporti tra i paesi delle due Sponde del Mediterraneo, Luciano Sovena è tra i fautori dell’accordo, siglato il 19 febbraio 2015 a Rabat, tra Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission e il Ministero della Comunicazione del Marocco. L’accordo prevede la collaborazione tra Regione Lazio e ISMAC – Istituto Superiore dei Mestieri dell’Audiovisivo e del Cinema di Rabat, per la formazione nel settore cinema e audiovisivo. Gli studenti italiani vincitori del bando del progetto “Torno subito”, realizzato in collaborazione con Ass.For.SEO, parteciperanno ai corsi di studio dedicati alle tecniche di postproduzione e ripresa cinematografica e audiovisiva che si terranno presso l’ISMAC in Marocco.
APERTE LE ISCRIZIONI al Medfilm festival 2015, SCADENZA 15/07/2015
Il MedFilmfestival – Cinema del Mediterraneo a Roma tornerà a novembre, dal 6 al 13, con un ricco programma di film, anteprime e focus. In particolare, in questo delicato contesto storico, verrà dato ampio risalto al rapporto artistico e produttivo tra l’Europa e i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, offrendo alla Germania il ruolo di rappresentanza della Sponda Nord, suffragato dalla sua forte connotazione multiculturale e dalle numerose coproduzioni cinematografiche con i paesi della Sponda Sud, e la rappresentanza della Sponda Sud al Marocco, tra i paesi culturalmente più attivi e vitali del Maghreb, con il quale il Medfilm festival collabora regolarmente da sette anni. Un’occasione preziosa per dare visibilità ad una delle cinematografie più interessanti del Nord Africa e riconoscimento internazionale ad un paese che, ad oggi, è riuscito a mantenere un forte equilibrio interno. Insieme a Germania e Marocco saranno presenti film e ospiti provenienti da: Tunisia, Algeria, Egitto, Libano, Siria, Iraq, Giordania, Arabia Saudita, Palestina e Turchia, insieme a tanto cinema europeo di qualità.
MEDFILMFESTIVAL INFO Via Mantova, 4 – 00198 Roma, tel. +39 06 85354814
www.medfilmfestival.org, info@medfilmfestival.org