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Benedict Cumberbatch: uno shakespeariano a Hollywood

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Figlio di due attori britannici, Timothy Carlton e Wanda Ventham, Benedict Cumberbatch ha passato infanzia e adolescenza circondato dai copioni di serie tv e opere classiche nelle quali recitavano i genitori, curiosando dietro le quinte dei teatri e dei set cinematografici, prendendo presto confidenza con quel mondo che sembra appartenergli da sempre e nel quale è perfettamente a suo agio. Icona british per eccellenza, Cumberbatch sta vivendo il suo momento d’oro, fatto di ruoli e riconoscimenti importanti. Nelle nostre sale con The Imitation Game, l’attore presta volto e corpo ad Alan Turing, matematico e crittoanalista inglese, il cui contributo, grazie al calcolatore che permise di decifrare il codice nazista Enigma, fu decisivo per porre fine alla Seconda Guerra Mondiale, ristabilendo così il suo peso storico dopo le persecuzioni subite da parte del governo inglese per la sua omosessualità e mettendosi in lizza, con la sua interpretazione, per le nomination agli Oscar.

Dopo l’iniziale gavetta fatta di opere teatrali (Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta) e partecipazioni a serie e film tv (Heartbeat, Hawking), Cumberbatch imbocca la via del successo grazie ad una serie di pellicole (Amazing Grace, Espiazione, L’altra donna del re) che lo portano dritto a quello che, ad oggi, è il suo ruolo più importante e famoso: Sherlock Holmes (rivisitazione in chiave moderna dell’investigatore creato dalla fantasia di Arthur Conan Doyle). La serie tv, targata BBC, vede Cumberbatch affiancato dall’amico Martin Freeman (John Watson), che ritroverà nei panni di Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit, per la quale presta la voce al drago Smaug. Il suo innato talento lo porta dunque oltreoceano dove si divide tra grandi produzioni hollywoodiane (Star Trek Into Darkness), pellicole da Oscar (12 anni schiavo), biografie controverse (Il Quinto Potere) e film corali (I segreti di Osange County) tanto da essere chiamato dalla Marvel Studios per interpretare Doctor Strange, personaggio dei fumetti nato dalla matita di Stan Leen, nell’omonima pellicola prevista per il 2016. Con quei suoi lineamenti inconsueti, la gestualità teatrale e le rare doti attoriali, Benedict Cumberbatch, rappresenta al meglio la tradizione shakespeariana che si fonde nel moderno, rendendolo un interprete unico, la cui fortunata carriera è sostenuta da merito e spessore dimostrati personaggio dopo personaggio.

 

Manuela Santacatterina

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