Dopo i successi ai Festival di Cannes, Toronto e San Sebastian, un nuovo importante traguardo internazionale per ‘Viviane’: il film di Ronit e Shlomi Elkabetz – nelle sale italiane distribuito da Parthénos – ha infatti ottenuto la candidatura al Golden Globe come miglior film straniero.
Il film racconta la storia di Viviane (interpretata da Ronit Elkabetz, anche sceneggiatrice e regista insieme al fratello Shlomi), una donna che da tre anni cerca invano di ottenere il divorzio dal marito Elisha, davanti all’unica autorità che in Israele possa concederglielo: il tribunale rabbinico. L’ostinata determinazione di Viviane nel voler conquistare la propria libertà si scontra con l’intransigenza di Elisha e con il ruolo ambiguo dei giudici. In tribunale sfilano i testimoni convocati dalle parti, mentre il “processo” si trascina con i suoi contorni al tempo stesso drammatici e assurdi.
«Questo film – spiegano i registi – non è soltanto la storia di Viviane, è anche una metafora della condizione di tutte quelle donne che si considerano “imprigionate a vita” dalla legge. In questo senso,’Viviane’ rappresenta la condizione delle donne in tutto il mondo, in tutti i luoghi in cui, per il fatto stesso di essere donne, sono considerate inferiori agli uomini dalla legge e dagli uomini stessi».
Parthénos è inoltre felice di annunciare la candidatura al Golden Globe come miglior film straniero di un altro film del proprio listino, ‘Ida’di Pawel Pawlikowski.