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“Walking Under Water”: dalle isole del Borneo un documentario sui nomadi dei mari. Al Festival dei Popoli

All’Odeon la prima mondiale di Dust, doc di denuncia sulle condizioni dei minatori in Cina

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Saranno le spettacolari immagini subacquee di Walking Under Water (Cinema Odeon, ore 21.00) l’evento speciale della settima giornata del 55/mo Festival dei Popoli domani, giovedì 4 dicembre. Il documentario di Eliza Kubarska conduce lo spettatore alla scoperta della vita dei Badajo, popolazione che grazie a una particolare capacità di convivenza con il mondo acquatico conduce da sempre un’esistenza nomade sui mari del Borneo. Il giovane Sari sta per diventare adulto, e sotto la guida dello zio inizia a imparare le tecniche di pesca del suo popolo, che comportano ore e giorni passati in acqua. Ma qualcosa sta cambiando intorno a lui, e mentre gli adulti cercano di mantenere vive le proprie tradizioni la curiosità dei più giovani è attratta dalla nascente industria del turismo che lentamente sta raggiungendo anche i loro territori. Il film sarà presentato in anteprima nazionale, e al termine della proiezione la regista incontrerà il pubblico. La serata sarà in collaborazione con il museo Salvatore Ferragamo.

Presso l’Auditorium Sant’Apollonia parte oggi la seconda edizione di Doc at Work, sezione dedicata agli incontri tra autori, registi, produttori e broadcaster. Dal 4 al 5 dicembre saranno 14 i film in fase di realizzazione presentati ad una platea composta da esperti internazionali con finalità di co-finanziamento e pre-acquisto. Ingresso riservato agli accreditati.

Alle 16.45 il Concorso Internazionale continua con The Dream is Over di María Ruido, Khairi Jemli (Spagna, Serbia, 2014, 50′), che accosta le politiche europee di gestione dei flussi migratori alla storia dell’ultimo colonialismo nell’Africa settentrionale (la regista María Ruido sarà presente in sala). A seguire Death & the Maiden di Yael Lotem (Israele, Germania, 2014, 29′) che, partendo dal ritrovamento dell’opera autobiografica composta da parole e tavole dipinte di una giovane ebrea tedesca, ne anima i contenuti in contrasto con il silenzio delle stanze vuote che ne hanno ospitato le vicende. Alle 18.30 sarà presentato in anteprima mondiale Dust, il documentario di Zhu Rikun (Cina, 2014, 85′) che denuncia la situazione dei lavoratori di un’area industriale e mineraria della Cina. Le polveri tossiche liberate nella zona si insinuano nei loro corpi, provocando una malattia gravissima, quasi inevitabilmente mortale. La telecamera di Rikun segue questi uomini e donne che lottano per sopravvivere o anche solo per essere ricordati, scoprendo in loro una forza e una vitalità che diventa il vero punto focale del film. Il regista sarà presente alla proiezione. La serata si chiuderà con la proiezione di Walking Under Water (Polonia, Gran Bretagna, Germania, 2014, 76′).

Dust 01
Allo Spazio Alfieri apre la giornata la retrospettiva dedicata a Jos de Putter. Si parte alle 15.00 Het Verloren Land (Before the Flood) (Paesi Bassi, 2006, 58′), un esempio di documentario fantascientifico che immagina, nel 2070, la distruzione dell’Olanda a causa di un’inondazione, e alle 16.15 si continua con Noch zijn ezel (Nor his Donkey) (Paesi Bassi, 2002, 50′), ultimo episodio di un film collettivo sui dieci comandamenti che prende in consegna proprio il decimo. Suddiviso in tre capitoli, il film racconta la bramosia e il desiderio che muovono il mondo con un protagonista particolare: un asino solitario sui sentieri dei Pirenei. Prima del film sarà proiettato il cortometraggio Zikr (Paesi Bassi, 1999, 7′), ambientato sullo sfondo della guerra in Cecenia. Il regista sarà presente in sala durante tutte le proiezioni.

Alle 17.30 Dayana Mini Market di Florianne Devigne (Francia, 2013, 55′), gli sforzi di una famiglia indiana immigrata a Parigi per mandare avanti un piccolo minimarket, tra momenti canori degni di un musical e suggestioni da commedia bollywoodiana. Alle 18.30 Eugène Gabana le pétrolier di Jeanne Delafosse e Camille Plagnet (Francia, 2014, 59′), la vita quotidiana di un ventenne del Burkina Faso, la sua intensità e la vitalità che nonostante i problemi economici e la salute precaria lo fanno andare avanti nella vita giorno dopo giorno. Alle 20.30 L’albero di trasmissione di Fabrizio Bellomo(Italia, 2014, 50′), che racconta una famiglia barese specializzata nell’arte di costruire complessi congegni meccanici, motori e opere d’arte, seguendola nel corso di tre generazioni (il regista sarà presente in sala). Alle 22.00 si chiude con Alias Kurban Saïd di Jos de Putter (Paesi Bassi, 2004, 80′), un documentario che va alla ricerca della misteriosa identità dell’autore di un romanzo di culto. Una riflessione sul concetto di autorialità e sul confine tra realtà e finzione (il regista sarà presente in sala).

All‘Istituto Francese alle 20.00 sarà proiettato Premier Noël dans les tranchées di Michaël Gaumnitz (Francia, 2005, 52′), uno spaccato di vita nelle trincee durante il Natale del 1914: in occasione delle festività i soldati si alienano per un attimo dalla realtà della guerra, franernizzando e sottolineando così l’assurdità del conflitto.

All’Auditorium Sant’Apollonia alle ore 11.00 continua How I did it: incontri aperti al pubblico con i registi del festival.

Al Cinema Odeon le proiezioni inizieranno la mattina con le repliche dei film del Concorso Internazionale. Alle 10.00 Memoria Oculta (Hidden Memory) di Eva Villaseñor (Messico, 2014, 60′), la storia di una donna che dopo aver perso completamente la memoria cerca di colmare il suo vuoto di ricordi e di immagini attraverso il cinema; alle 11.15 Maidan, di Sergei Loznitsa (Paesi Bassi, Ucraina, 2014, 130′), che racconta i 90 giorni di tumulti avvenuti a Kiev nel 2013, dopo che il presidente Yanukovich rifiutò di firmare gli accordi con l’Europa e al tempo stesso sottoscrisse un nuovo e più stretto legame con la Russia; alle 15.00 No todo es Vigilia (Not all is Vigil) di Hermes Paralluelo (Spagna, Colombia, 2014, 98′), l’ amore di un’anziana coppia, i ricordi di sessant’anni di vita insieme e il peso dell’ombra della solitudine e della morte.

 

I luoghi del festival:
Cinema Odeon Firenze Piazza Strozzi,2 (055/214068)
Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo, 6 (055/5320840)
Istituto Francese di Firenze Piazza Ognissanti 2R (055/2718801)
Doc at Work, Auditorium S. Apollonia Via San Gallo 25 , Firenze.

 

www.festivaldeipopoli.org
info@festivaldeipopoli.org

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