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Intervista a Aiman Sadek. Fuga da Spinaceto

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Il film è una tua idea o ti è stato proposto da qualche tuo collaboratore?

Aiman Sadek: Da sempre avevo in mente un corto o un film del genere che parlasse della realtà di un quartiere che in passato divenne famoso per storie di cronaca. Proposi il soggetto al mio amico sceneggiatore Guido Ludovici, il quale ne scrisse la riuscitissima sceneggiatura del corto.

Perchè avete scelto proprio Spinaceto? E’ un quartiere che conoscete o lo ritenevate adatto allo scenario del film?

A.S. Sono cresciuto a Spinaceto, ci ho frequentato le scuole e ho molti amici che vivono ancora li. Impicci ed impiccetti consumati tra i freddi palazzoni delle occupazioni o di quelli popolari di via Salvatore Lorizzo, anche chiamato il “Mandrione” per via delle famiglie assegnatarie (tra cui Casamonica e Di Silvio), che furono mandate lì per defluire il “Mandrione originario” sito nel quartiere Tuscolano. Scippi, spacci, furti erano all’ordine del giorno, inseriti in una cornice gitano/popolare. Tutto perfetto per i tipi di storie che amo trattare.

La colonna sonora chi l’ha curata e come avete coinvolto i Truceboys?

A.S. Da tempo conoscevo i TruceBoys, che hanno anche collaborato con noi in lavori passati. Da lì al TruceKlan il passo è stato breve. Ho trovato la canzone “Roma Violenta” perfetta per il corto, tanto che ho voluto inserire nella storia sia lei, che il buon Duke Montana, ideale nella parte dello scagnozzo. Per il resto della musica mi sono avvalso della collaborazione di Simone Falgiatore, alias EL 9MM, giovane musicista di Pescara, dell’amico romano Gabriele Saffioti con il progetto Klonavenus e del buon Andrea Sofi, alias Spinaboy, anche lui originario di Spinaceto.

Dove hai conosciuto gli attori e chi ha organizzato il casting di Fuga da Spinaceto?

A.S. Non abbiamo ancora dei casting director, quindi è stato tutto fatto in casa. Ai casting ci abbiamo pensato io ed il buon Guido. Gli attori hanno quasi tutti esperienze teatrali, oltre che cinematografiche. Abbiamo solo cercato di cucirli sul personaggio. Tra il cast ricordiamo Marco Valerio Mancini (Walter), Francesco Raffaele Sabino (Manuel), Francesco Primavera (Er Prete) e la partecipazione speciale del mio grande amico doppiatore ed attore Vittorio Stagni (il padre di Walter), del grande in tutti i sensi Pino D’Aloia (Carmine, il Boss), famoso per ruoli caratteristici in film degli anni Ottanta, quali “7 chili in 7 giorni” e “Troppo Forte”. Ed infine, non meno importante, l’attore musicista Duke Montana. I ruoli femminili sono stati interpretati dalle belle e brave Sara Carallo (Giada) e Valeria Alessandri (Tamara).

Vincenzo Patanè Garsia

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