Da non perdere Amour di Michael Haneke, il regista austriaco de La pianista, Funny games, Il nastro bianco. Miglior Film Straniero agli Oscar nel 2013 e Palma d’Oro a Cannes 2012. Un film sull’amore, sul dolore e sulla morte, con due incredibili protagonisti: Jean Louis Trintignant, immenso nella sua asciutta disperazione, ed Emmanuelle Riva, che interpreta perfettamente l’anziana moglie colpita da un ictus (ottenendo per la sua prova anche una nomination all’Oscar). Profondissimo, mai patetico e incredibilmente interessante per come tratta il confronto con la fine della propria vita e il massacro della malattia. Molto laicamente Haneke vuole dirci che non c’è consolazione e non c’è un senso, mostrandocelo nello stile crudo che lo contraddistingue, senza sconti e con tantissima classe.
Retrospettiva di Leningrado, il film del 1990 di Sokurov (della incredibile durata di 659’) che viene mandato in onda a puntate a cadenza settimanale, nella nuova versione restaurata e integrata. Un montaggio di cinegiornali realizzati a Leningrado dal 1957 al 1990, con cui l’autore dà una propria visione della Russia. Stasera le parti 11 e 12 che toccano gli anni 1978-1980.
Ai confini del paradiso, secondo film di Fatih Aki, premiato come miglior sceneggiatura a Cannes. Il regista tedesco affronta ancora una volta il rapporto tra Turchia e Germania, toccando l’emigrazione, l’integrazione, la solitudine e la mancanza di una patria, confermandosi come uno dei più interessanti registi interetnici.