Riccardo Milani (Benvenuto Presidente!) non solo dirige ma firma anche la sceneggiatura di questa nuova comedy opera insieme a Paola Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda. L’idea del soggetto prende spunto dal bisogno di non dire tutta la verità, di nascondere certi aspetti della propria vita, fingendo per alcuni motivi o per esigenze professionali di essere qualcun altro.
Serena Bruno è un’architetta, con una spiccata sottolineatura della vocale “a” finale da parte di colei che l’ha interpreta, Paola Cortellesi, che nasce in un piccolo paese abruzzese di montagna e rivela fin da bambina un talento naturale nel disegnare case e città. Dopo una lunga serie di successi professionali all’estero, decide di tornare in Italia perché ama il suo paese. Ma il suo rientro si rivelerà non affatto facile sul fronte lavorativo, costringendola ad accettare i mestieri più modesti che la portano all’incontro con l’affascinante Francesco (Raoul Bova), un ristoratore che ha l’aria di essere un compagno ideale ma, essendo attratto dagli uomini, in realtà sarà l’amico ideale. E così i due protagonisti iniziano una nuova e strampalata convivenza basata su un rapporto intenso, fraterno e speciale. Chi per lavoro e chi per esigenze familiari, saranno costretti a mentire sulle loro identità dando vita alla commedia degli equivoci.
Scusate se esisto! è una commedia di stampo civile, frutto di invenzione ma con forti radici nella quotidianità: si parte da una riflessione sull’esperienza di tante persone che vanno a lavorare all’estero, con esiti positivi, e poi decidono di tornare in Italia. Poi l’obiettivo si sposta sulla differenza di trattamento che c’è sempre stata tra uomini e donne: ai vertici aziendali o istituzionali il frontman è quasi sempre una figura maschile e le donne hanno un posto secondario. Una forma mentis notevolmente retrograda che confina la donna ad una condizione di secondarietà; spesso c’è anche un freno, un non detto che le donne si pongono quasi per autocensura e che le porta a rimanere nell’ombra pur avendo grandi capacità e grandi responsabilità. Cresciuto e formatosi con la commedia all’italiana degli anni ’60 e ’70, l’intento del regista è quello di portare la gente al cinema facendola divertire ma anche crescere raccontando l’Italia di oggi, con tutti i suoi difetti e problemi, ma con la voglia di portare avanti il nostro Paese attraverso sacrificio, impegno e talento. Missione compiuta: la commedia ha la doppia sfaccettatura caricaturale/querelante con una straordinaria Paola Cortellesi, protagonista assoluta di questo lavoro che, ancora una volta, mostra la sua innata capacità attoriale coinvolgente tanto da farla apparire come una di noi.
Libero Bentivoglio