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Arcipelago – 2.2 Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini: da un inedito Robert Altman alla street culture dalle sfumature oniriche di Marc Chagall

La 2.2esima edizione del Festival di cortometraggi e nuove immagini partirà il 7 novembre, per concludersi martedì 11, all’Ambra alla Garbatella e al teatro Palladium di Roma

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La 2.2esima edizione del Festival di cortometraggi e nuove immagini partirà il 7 novembre, per concludersi martedì 11, all’Ambra alla Garbatella e al teatro Palladium di Roma.

La popolare manifestazione, ad ingresso gratuito, presenta un programma articolato e ricco di spunti nonostante le scarse risorse finanziarie: infatti per la prima volta dal 2003, la manifestazione non ha potuto godere del contributo economico dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili per il 2014, confermando un sostanziale disinteresse per i festival regionali con una spiccata vocazione all’innovazione e alla ricerca.

Tornando adesso al cuore dell’evento, il festival in primis presenta ConCorto, la consueta competizione tradizionalmente riservata ai cortometraggi italiani e realizzata anche quest’anno in collaborazione con il Bif&st – Bari International Film Festival (tra i 16 film in concorso, La gita di Giampiero Bazzu, ispirato ad un graphic novel di Gipi); World Wide Series, alla sua seconda edizione, dedicato alle serie web internazionali (in cartellone, tra le altre, Tutte le ragazze con una certa cultura, la prima prodotta da Luca Argentero con la sua Megatube Creators).

The Short Planet, novità assoluta della manifestazione, raccoglie i migliori short film provenienti da tutto il mondo: dall’idea che il corto sia forma vera di cinema, territorio dove possono manifestarsi le migliori sperimentazioni, la sezione è suddivisa in quattro programmi tematici (Metamorfosi e corpi da urlo, Femminile (è) singolare, Tutto a posto, niente in ordine, Geografie fuori luogo) preceduti da brevi reading letterari – tratti da Maupassant, Theroux, Misha e Keret – tenuti, tra glia altri attori, da Regina Orioli e Paolo Sassanelli.

Outsiders: il festival proporrà l’interessante retrospettiva Pippo Delbono: l’amore, la carne, il sangue…, focalizzandosi sul cinema “oltre” del provocatorio regista e attore teatrale e cinematografico ligure, in cui sono inclusi anche film raramente visti di o con lui, come la sua prima regia video L’India che danza (2003). L’arte di Pippo Delbono è fatta della vita, il suo vissuto diviene materia di un’intimità nella quale si svela un sentimento collettivo.

Focus Romania: Arcipelago quest’anno vuole rendere piccolo omaggio, in due programmi speciali, ad un grande paese di cinema, la Romania. Dedicato alla nouvelle vague di Bucarest, oltre ad un significativo pugno di cortometraggi firmati da Cristian Nemescu, Radu Jude, Costantin Popescu e Cristian Nemescu, il 10 novembre verrà presentato in anteprima internazionale Love Bus: Five Love Stories from Bucharest, film collettivo ad episodi in cui il regista Paul Negoescu, qui nelle vesti di produttore, lancia l’ultima generazione di cineasti romeni.

Eventi speciali: da segnalare assolutamente l’evento che Arcipelago realizza in collaborazione con il Goethe-Institut di Roma, Berlino 1989/2014. Da Kreuzberg a Garbatella, il Muro che (non) c’è. Al venticinquennale della caduta del Muro, oltre a Berlin spricht Wände (di East Cross Projects, 2013), una compilation mixata con diverse live-action di street artist e graffiti writer sulla scena berlinese, la sezione comprende due piccoli capolavori. Il primo è Die Mauer (1991), diretto da Jürgen Böttcher, filmmaker ma anche notissimo pittore amato e odiato dalla exDDR: una struggente rievocazione visiva nella quale lo sguardo del regista esplora la memorabile notte del 9 novembre (e dei giorni che seguirono), con la sola forza dirompente delle immagini. Il secondo capolavoro è Der Mauerhase (2007), un mokumentary realizzato dal regista polacco Bartek Konopka che, tra documentario e finzione, narra la storia della comunità di conigli selvatici che per 28 anni prolificò e prosperò a ridosso del Muro. A completare l’Evento Speciale un film che fu un evento vero e proprio: la sera del 9 novembre 1989 al cinema International (nella DDR) fu proiettato, con un successo strabiliante, Coming Out di Heiner Carow, prima pellicola dell’Est che affrontava “ufficialmente” il tema dell’omosessualità; un altro piccolo grande muro si sgretolava in nome della libertà.

Altro evento speciale è dedicato al regista e sceneggiatore statunitense Robert Altman e a suoi 3 inediti cortometraggi piuttosto diversi tra loro, ma permeati da una spiccata vena ironica: The Kathryn Reed Story (1965), scanzonato biopic che mette insieme vere foto di famiglia, regalo di compleanno di Altman alla moglie; The Party (1966), girato con tre macchine da presa durante una vera festa, di quelle che Altman e la moglie tenevano nella loro casa a Mandeville Canyon, Los Angeles; Pot-au-feu (1966), divertente parodia dei programmi culinari televisivi dell’epoca.

Dimenticati per anni, questi 3 piccoli capolavori di Altman sono stati recentemente riscoperti dal regista canadese Ron Mann che li ha inseriti nel suo documentario Altman, in uscita in DVD dopo l’anteprima di Arcipelago.

Libero Bentivoglio

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