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In Sala

Andiamo a quel paese

Ancora troppo egocentrici e legati alla dimensione del palco da cui sono nati artisticamente per essere convincenti come esponenti della settima arte , Ficarra e Picone con “Andiamo a quel paese” sottolineano il bisogno di un ricambio generazionale in questa Italia, prima che l’unica eredità per i posteri non diventi davvero la pensione di mamma o papà

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Gli ingredienti della commedia all’italiana vecchio stampo ci sono tutti: equivoci, farsa, satira che da sociale sfocia in quella politica. Ficarra e Picone per festeggiare la quarta volta da protagonisti sul grande schermo (e la seconda dietro la macchina da presa), scelgono di rimanere legati al genere che gli è più congeniale, aggiungendo un tocco vintage al loro nuovo lavoro Andiamo a quel paese.

Salvo e Valentino sono due amici di vecchia data che si ritrovano senza lavoro e per questo abbandonano “la metropoli” Palermo per tornare nel loro paesino d’origine Monteforte, dove riescono a svoltare economicamente grazie all’abbondanza di anziani, prima aprendo un illegale ospizio e poi optando per una più duratura copertura economica con un folle matrimonio con la zia Lucia, munita di una delle rarità di questi tempi: un fisso mensile.

L’Italia che Ficarra e Picone descrivono con una buona dose di cinismo in Andiamo a quel paese è un luogo svogliato e in piena crisi dove i giovani (e i meno giovani) preferiscono, dietro la scusa sempreverde di non avere la possibilità di un’assunzione, di vivere alla giornate sulle spalle de “nonni” invece di rimboccarsi le maniche. Un’Italia in ginocchio che si nasconde dietro una buona dose di svogliatezza alzando troppo facilmente bandiera bianca davanti allo spettro dell’assenza di opportunità.

Niente e, quasi, nessuno si salva dal giudizio – sempre ironico – dei due ex cabarettisti di Zelig che con questa pellicola osano una denuncia del malcostume generale (politico e culturale) che attanaglia il Belpaese in una narrazione dinamica che purtroppo viene minata proprio dalla presenza troppo invadente delle continue gag dei due protagonisti e registi, che riportano l’intera epopea che raccontano in una dimensione televisiva e in buona parte inadatta al grande schermo.

Ancora troppo egocentrici e legati alla dimensione del palco da cui sono nati artisticamente per essere convincenti come esponenti della settima arte (sia dal punto di vista registico che da quello attoriale), Ficarra e Picone con Andiamo a quel paese a suon di paradossi, che sfociano in un finale amaro, sottolineano il bisogno di un ricambio generazionale in questa Italia, prima che l’unica eredità per i posteri non diventi davvero la pensione di mamma o papà.

Sandra Martone

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  • Anno: 2014
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: Medusa
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone
  • Data di uscita: 06-November-2014